ALVIGNANO. I militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Pietramelara hanno sottoposto a sequestro, in comune di Alvignano, aree interessate da spandimento di liquami zootecnici operato in periodo non consentito da parte di un allevatore avente il complesso aziendale in comune di Alvignano.
La pratica dell’utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici, classificati dalla norma quali rifiuti speciali non pericolosi, può avvenire in deroga alla normativa dei rifiuti solo a determinate condizioni: adempimenti burocratici con la P.A., contabili, quantità, modalità e tempistiche predefinite. Avendo l’allevatore posto in essere tale pratica di spandimento degli effluenti zootecnici nel periodo non consentito (dal 1° dicembre a tutto febbraio incluso) ha integrato il reato di gestione illecita di rifiuti.
I possibili problemi ambientali conseguenti all’uso non corretto dei reflui zootecnici, ovvero se si supera la capacità di assorbimento da parte del suolo, sono gli elevati apporti in termini di azoto e di sostanza organica biodegradabile. Essi si manifestano con il passaggio dei reflui nelle acque superficiali, attraverso l’immissione diretta o il dilavamento nella falda freatica , interessando le seguenti matrici ambientali:
• aria (emissione di cattivi odori e di ammoniaca ecc.);
• suolo (fitotossicità ed accumulo nel terreno di fosforo);
• acqua superficiale e di falda (rilascio di nutrienti solubili in eccesso, in particolare di nitrati, con possibile compromissione della potabilità ed aumento del grado di eutrofizzazione, riduzione del tenore di ossigeno disciolto nell’acqua e incremento di microrganismi patogeni).