Pineta Grande, udienza fiume per 36. I NOMI

 

CASTEL VOLTURNO. Sara’ un’udienza preliminare molto lunga, quasi un “piccolo processo”, quella in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di 36 persone imputate a vario titolo di corruzione, falso, indebita induzione, in relazione ai lavori di ampliamento del “Pineta Grande Hospital” di Castel Volturno.

 

Un procedimento importante quello nato dall’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, visto che sono imputati imprenditori di primo piano nel panorama sanitario campano, come Vincenzo Schiavone, proprietario della clinica “Pineta Grande” di Castel Volturno e di altre cliniche sparse per la regione, e funzionari della Regione Campania tuttora in carica, come Antonio Postiglione (dirigente del settore sanita’), Antonio Podda e Arturo Romano. Il Giudice per l’udienza preliminare Alessandra Grammatica dovra’ decidere se rinviare a giudizio i 36 imputati, come richiesto dalla Procura guidata da Maria Antonietta Troncone, ma prima dovra’ decidere se ascoltare gli imputati.

 

Il codice di rito da’ infatti la possibilita’ ad un imputato, anche in udienza preliminare, di chiedere l’esame, e cosi’ in molti, a cominciare probabilmente dallo stesso Schiavone, sfrutteranno questa facolta’, anche se poi sara’ il giudice a decidere se ammettere o meno l’esame. Un assaggio di quanto potrebbe avvenire nel dibattimento vero e proprio, ma che rischia di far allungare l’udienza preliminare. Oggi intanto e’ stata una giornata interlocutoria, in cui il pm Giacomo Urbano (titolare dell’indagine con il sostituto Gerardina Cozzolino) ha controdedotto sulla richiesta di costituzione di parte civile avanzata nell’udienza dell’11 febbraio dall’Asl di Caserta e dal Comune di Castel Volturno, e su altre questioni sollevate dagli avvocati degli imputati; La riserva sull’ammissione al processo di Asl e Comune sara’ sciolta dal Gup nell’udienza di giovedi’ 25 febbraio, quando si entrera’ nel vivo con le richieste di esami degli imputati.

 

Tra i coinvolti nel processo anche il presidente di Aiop Campania (Associazione Italiana Ospedalita’ Privata) Sergio Crispino, l’ex sindaco di Castel Volturno Dimitri Russo con parte della sua giunta e alcuni ex consiglieri comunali, l’ex direttore generale dell’Asl di Caserta Mario De Biasio con cinque dipendenti, l’ex Sovrintendente di Caserta e Benevento Salvatore Buonomo e il funzionario Giuseppe Schiavone. Gli inquirenti ritengono che attorno ai lavori di ampliamento del “Pineta Grande Hospital”, importante struttura del litorale casertano che assiste anche migliaia di immigrati irregolari che vivono a Castel Volturno, si siano consumati numerosi illeciti, anche di carattere urbanistico.

 

Il cuore dell’indagine verte intorno alle ipotesi corruttive contestate dalla Procura, ovvero alle assunzioni da parte di Schiavone, nelle proprie cliniche, di parenti amici di funzionari comunali e regionali, che in cambio avrebbero emesso provvedimenti di autorizzazione ad ampliare la clinica e aumentare i posti letto.

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