Santa Maria a Vico. La prima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso per Cassazione predisposto dall’avvocato Danilo Di Cecco nell’interesse del noto pusher di San Marco Trotti Costantino Angelo detto «Babele».
Il ricorso verteva sulla sproporzione della pena inflitta dalla Corte di Appello di Napoli per il reato associativo finalizzato allo spaccio di stupefacenti nella frazione di San Marco Trotti.
Secondo il legale la condanna pari a quattordici anni di reclusione pronunciata nei confronti dell’imputato era eccessiva rispetto a quella inflitta ai capi del sodalizio, essendo egli un semplice pusher, ovvero l’ultima pedina dell’organigramma criminale.
Ora la Corte di appello di Napoli dovrà pronunciarsi nuovamente sulla pena e tenuto conto che il Costantino è detenuto ininterrottamente da otto anni, con il beneficio della liberazione anticipata, potrebbe riacquistare presto un’insperata libertà.