CASERTA. A quasi un mese dall’accoltellamento arriva l’attesa svolta per il dj Pietro Capriati. Il 33enne ha infatti lasciato l’ospedale Monaldi di Napoli dove era stato trasferito dopo la prima operazione e la fase iniziale della degenza, trascorse al Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.
Capriati è stato dimesso dal nosocomio ed ha voluto rendere partecipi amici e fan della bella notizia: “Ritorno alla vita ed alla musica. Perennemente grato! A presto” ha scritto sul suo profilo Instagram. Il peggio dunque è alle spalle per il dj anche per il padre Pietro, reo confesso ed ora ai domiciliari in Abruzzo.
L’ex agente della penitenziaria è apparso fin da subito devastato da quanto accaduto, e soprattutto molto preoccupato delle condizioni del figlio. Capriati jr era tornato in Italia da qualche mese, per stare con i familiari in questo periodo di pandemia; solitamente vive a Barcellona. Dlle indagini realizzate, sembra che ultimamente si fosse verificata qualche lite in famiglia, ma nulla di preoccupante. La sera tra il 5 e il 6 gennaio – secondo la ricostruzione della Polizia – gli agenti della volante, allertati sulla linea di emergenza 113 da personale sanitario, erano intervenuti all’ospedale di Caserta per la notizia di un giovane con ferita da arma da punta e taglio sulla parte alta del torace sinistro.
In base agli accertamenti condotti, era emerso che aveva avuto un violento litigio con gli appartenenti della propria famiglia, al culmine del quale il padre, impugnando un coltello da cucina, lo aveva trafitto all’altezza della parte alta del torace, procurandogli gravi lesioni mettendolo in pericolo di vita. Il litigio tra gli appartenenti alla famiglia era scaturito da futili motivi e successivamente degenerato per l’alterarsi dei toni, fin quando il padre di Capriati nella colluttazione impugnava un coltello da cucina e trafiggeva il figlio.