In questo modo, in tutti i principali store online, molti utenti sbaglieranno e scaricheranno il malware, invece dell’app di messaggistica. Così facendo si darà modo al virus di infettare i dispositivi.
La denuncia della finta app è arrivata da Motherboard in collaborazione con i tecnici informatici del Citizen Lab dell’Università di Toronto.
L’app ghost non contiene la piattaforma di messaggistica bensì un set di istruzioni che può portare i telefoni colpiti a comunicare a distanza alcuni dati sensibili nascosti al loro interno.