Ex dipendente trovato morto nel cortile del Comune, il ricordo del sindaco: “Perdonaci Nicola”

 

SANT’ARPINO. Ha stravolto nel profondo la comunità di Sant’Arpino la notizia della morte di Nicola Ziello, il 70enne ex dipendente comunale trovato morto dopo un tragico volo dal Palazzo Ducale che ospita la sede del Municipio.

 

Così lo ricorda il sindaco Giuseppe Dell’Aversana: “La sede comunale, il palazzo ducale, simbolo di questo comune hanno visto i tuoi ultimi istanti di vita, una vita negli uffici del comune, una presenza assidua, un lavoro certosino, per questo la morte doveva incontrarti in quel luogo come sul campo di battaglia.
Caro Nicola, siamo rimasti attoniti, senza fiato, sbalorditi da questa morte improvvisa, clamorosa, noi eravamo abituati alla tua presenza silenziosa, al tuo ragionamento pacato, mai sopra le righe, gentile, riflessivo, sottovoce, fatto solo di pazienza. Questo clamore strida, è un pugno allo stomaco.

 

Un tempo ventoso e piovoso, ha preannunciato la funerea giornata, il tuo corpo riverso sul basalto del cortile nel palazzo ducale era una domanda da rispondere. Eri uno di noi, tantissimi amici, un pezzo di storia di questa comunità, percorrevi le strade del nostro paese salutando ogni passante, come fosse un tuo familiare.
Una figlia da crescere, una moglie al tuo fianco, erano il centro delle tue azioni, il loro sorriso era la tua vita.

Il pensionamento aveva cambiato le tue abitudini ma la frequentazione della parrocchia restava la tua traccia indelebile, la chiesa una seconda casa. Quando ho sentito le campane annunciare la tua dipartita, il loro suono era ancora più cupo nel cielo plumbeo di questa giornata. Non hai voluto chiedere aiuto a nessuno di noi e nel silenzio hai salito le scale del palazzo ducale per trovare una risposta alla tua domanda. Perdonaci se non abbiamo capito che a volte non serve una domanda ma basta uno sguardo. Continueremo il nostro viaggio, senza di te, saremo vicino alla tua famiglia e ti porteremo nel cuore, nel silenzio dei ricordi conserveremo il tuo volto, perché la vita resta un mistero insondabile, una lezione da imparare.  Ciao Nicola, riposa in pace.”

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