Stanati furbetti della card gialla: scommettevano coi soldi del reddito di cittadinanza

 

Valle Caudina. La guardia di finanza di Avellino scopre 68 furbetti del reddito di cittadinanza. Ormai lo riconoscono anche i politici, le norme sul reddito di cittadinanza vanno modificate. E la conferma si continua ad avere dalle indagini che portano a termine le forze dell’ordine.

Emblematico il bilancio tracciato dalla Guardia di Finanza di Avellino. Le fiamme gialle, da tempo , hanno intensificato i controlli per stanare i “furbetti”. Parliamo di quelli che hanno o in maniera indebita il sussidio. E così hanno provocato un notevole danno all’erario pubblico.

Scommettitori on line

E così si è scoperto che a beneficiare delle somme di denaro non erano persone in difficoltà ma bensì accaniti scommettitori online oppure lavoratori in nero e persino insospettabili titolari di immobili mai denunciati.

La guardia di finanza, nei confronti di tutti i responsabili della frode alla spesa pubblica, ha inviato singole segnalazioni all’Inps. In questo modo hanno ottenuto il blocco e la conseguente revoca del beneficio. L’unico mezzo per evitare, in tal modo, che anche ulteriori 182mila euro indebitamente richiesti ma non ancora riscossi, venissero effettivamente erogati.

 

La guardia di finanza, nei confronti di tutti i responsabili della frode alla spesa pubblica, ha inviato singole segnalazioni all’Inps. In questo modo hanno ottenuto il blocco e la conseguente revoca del beneficio. L’unico mezzo per evitare, in tal modo, che anche ulteriori 182mila euro indebitamente richiesti ma non ancora riscossi, venissero effettivamente erogati.

Dalle indagini delle Fiamme Gialle si è scoperto, incrociando i dati a disposizione, che i furbetti avevano denunciato in particolare un falso stato di indigenza.Le indagini svolte hanno dimostrato che le persone poi denunciate, pur di ottenere il beneficio erogato dall’Inps, hanno attestato dati falsi nelle autodichiarazioni necessarie oppure vi hanno omesso l’indicazione di dati economici obbligatori”.

Tra i denunciati anche cittadini residenti in Italia per periodi inferiori a quelli necessari per l’ottenimento del sussidio. Gli indagati rischiano ora una condanna dai 2 a 6 anni di reclusione.

 

Valle Caudina

Tra le persone che dovranno rispondere di queste vicende davanti ad un giudice risultano anche uomini e donne che hanno la residenza nei comuni irpini della Valle Caudina. Non potrebbe essere diversamente.

Tante persone che vivono nei comuni di Roccabascerana, San Martino Valle Caudina, Cervinara e Rotondi necessitano del reddito di cittadinanza. Ma non mancano i furbi che, con le loro azioni, innescano il sospetto che per le persone perbene.

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