MACERATA CAMPANIA. Si è tenuta giovedì 14 gennaio nella chiesa parrocchiale di San Martino la prima edizione della manifestazione “Sant’Antonio Abate, musica, religiosità e tradizione”. L’evento, organizzato dalla chiesa abbaziale “San Martino Vescovo” in collaborazione con il locale Istituto comprensivo a indirizzo musicale, ha visto la partecipazione dell’abate don Rosario Ventriglia, del professor Raffaele Tuosto, docente di pianoforte e moderatore della conferenza e del professor Giuseppe Bruno, docente di chitarra e musicologo. Presenti anche il preside dell’Istituto comprensivo, Antonio Palmieri, e il sindaco di Macerata Stefano Cioffi.
Di sicuro effetto anche la partecipazione di alcuni studenti delle classi di pianoforte, chitarra, clarinetto e flauto i quali, guidati dai rispettivi docenti, hanno regalato al numeroso pubblico presente un brano di Mozart e uno di Beethoven.
I lavori sono stati introdotti dal professor Tuosto, il quale ha ringraziato tutti coloro i quali hanno reso possibile l’evento. Si è poi soffermato sulla presenza degli studenti di strumento affermando che “i giovani hanno la grande responsabilità di migliorare la società”.
È stata poi la volta del musicologo professor Bruno il quale ha in primis sottolineato come il locale Istituto comprensivo, i suoi docenti e i suoi studenti siano sempre attenti alle manifestazioni che si svolgono sul territorio. È poi passato alle considerazioni sulla Festa di Sant’Antonio Abate dal punto di vista musicale, in particolare sugli strumenti percussivi. E l’arte di produrre ritmo attraverso strumenti di lavoro quali botti, tini e falci è una tradizione che a Macerata Campania sembra perdersi nella notte dei tempi. Addirittura ai tempi degli antichi greci. E a Macerata l’obiettivo non era solo quello di scacciare il male, ma anche onorare Sant’Antonio Abate.
Dopo i saluti del preside Palmieri, è stata la volta dell’abate don Rosario Ventriglia sottolineare l’indissolubilità della festa dalla figura religiosa di Sant’Antonio Abate. Il saluto finale è stato porto dal sindaco Cioffi.