NAZIONALE. Il Governo prepara il nuovo decreto che andrà in vigore dal 15 gennaio. La pandemia non molla la presa e per questo motivo dovrebbero essere, infatti, confermati nel decreto i week end arancioni in tutta Italia (con gli spostamenti liberi nel proprio comune, negozi aperti, e bar e ristoranti invece chiusi per tutta la giornata), con il blocco tra regioni e la deroga che consente a chi abita nei Comuni con un massimo di 5mila abitanti di spostarsi, ma solo in un raggio di 30 chilometri e senza andare nei capoluoghi di provincia. In vigore ancora il coprifuoco dalla 22 alle 5 del mattino.
Per la Campania, da domani in zona gialla, ci sarà possibilità di pranzare nei ristoranti e rimanere nei bar fino alle 18, poi solo asporto, ovviamente ad eccezione dei weekend. Allo studio del Governo anche la possibilità di istituire “zone bianche” nelle aree del Paese con Rt sotto lo 0,5. Si va verso un nuovo slittamento per l’apertura di musei, teatri, cinema, oltre a piscine e palestre, anche se in quest’ultimo caso Cts e Spadafora stanno provando a trovare un’intesa almeno per le lezioni individuali.
Giuseppe Conte dovrà confrontarsi con il Parlamento inoltre la proroga dello Stato di emergenza, per ora valido fino al 31 gennaio. L’ipotesi già peraltro fatta trapelare dal premier nella conferenza stampa di fine anno potrebbe essere quella di arrivare fino al 31 marzo (data che si ripete nel Milleproroghe in molti provvedimenti collegati proprio allo Stato d’emergenza) oppure addirittura al 31 luglio.