Clan Bifone, gommista arrestato dalla polizia e portato in carcere

 

PORTICO DI CASERTA. Si sono spalancate pochi minuti fa le porte della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere per un gommista di Portico di Caserta. In serata gli agenti della squadra mobile di Caserta, guidata dal vice questore Davide Corazzini, hanno tratto in arresto, infatti, Antimo Piccirillo, cinquantenne titolare di un’officina in via Nocelle.

 

I poliziotti si sono recati nell’abitazione di via Principe di Piemonte per eseguire un ordine di esecuzione pena per complessivi 6 anni di reclusione emesso dalla Corte di Appello di Napoli. Poche settimane fa la Corte di Cassazione aveva infatti confermato la condanna a 6 anni per estorsione aggravata dal metodo mafioso decretata nel luglio 2018 nei confronti del gommista, rappresentato dagli avvocati Angelo Raucci e Giuseppe Foglia.

 

Dopo essere stato prelevato dall’abitazione Piccirillo è stato accompagnato in carcere dagli agenti provenienti dalla questura di Caserta. Piccirillo, molto conosciuto in zona per la sua attività posta tra Portico e Macerata Campania, venne coinvolto in un’inchiesta sulle estorsioni del clan Bifone.  Nel corso dell’indagine sono emerse le vicende di numerosi imprenditori vittime di minaccia e sono stati ricostruiti otto episodi estorsivi verificatisi tra il 2007 e il 2013.

 

Le risultanze investigative hanno permesso di verificare che i capi della cosca reimpiegavano le ingenti somme di denaro provento delle estorsioni, affidandole a terzi per la custodia e per occultarne l’illecita provenienza.

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