Covid inglese e nuove restrizioni in Italia, la posizione del ministero della Salute

 

NAZIONALE. “In questo momento non sta circolando l’idea di andare verso nuove restrizioni. C’e’ un appello a coloro che hanno circolato negli ultimi 15 giorni in Inghilterra affinche’ denuncino la propria presenza alle Asl e vadano a farsi un tampone anche se lo hanno gia’ fatto, va ricercata la presenza eventuale della nuova variante, ma nuove restrizioni perche’ dovrebbero esserci? Capisco il terrore ma non capisco il nesso”.

 

Lo ha detto la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, a Radio24 parando della variante inglese del Covid. “Non facciamoci prendere dal panico in modo scomposto, gli scienziati dicono che la variante non e’ piu’ pericolosa ma piu’ veloce”, ha aggiunto.

Il primo blocco

I ministri Luigi Di Maio (Esteri) e Roberto Speranza (Salute) hanno firmato il blocco dei voli da e per la Gran Bretagna da ieri al 6 gennaio in attesa di verifiche sulla variante inglese del Covid.

Natale: le misure in vigore in Italia

 

Festivi in rosso

Sono complessivamente 10 i giorni in cui sarà estesa a tutta Italia la zona rossa: 24-25-26-27 e 31 dicembre, 1-2-3-5 e 6 gennaio. In tutto il paese valgono dunque le regole finora adottate nelle regioni rosse: sarà “vietato ogni spostamento in entrata e in uscita” sia tra le regioni sia tra comuni e all’interno degli stessi “salvo per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. E’ sempre possibile rientrare alla propria abitazione o domicilio. Sono inoltre chiuse le attività commerciali al dettaglio – ad eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole e tabacchi – e i bar, i ristoranti, le gelaterie, le pasticcerie e i pub, che possono effettuare solo la consegna a domicilio e, fino alle 22, l’asporto. E’ invece consentito svolgere sia attività motoria, “individualmente” e “in prossimità della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione”, sia attività sportiva, ma anche questa solo in forma individuale ed “esclusivamente all’aperto”.

 

I 4 arancioni

ìL’Italia sarà invece tutta arancione nei giorni ‘lavorativi’ all’interno delle due settimane delle vacanze natalizie: il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio. Rispetto alla zona rossa, due sono le differenze principali: sono aperti i negozi ed è sempre consentito lo spostamento all’interno del proprio comune di residenza. Il decreto introduce però una norma a favore dei piccoli comuni: sono infatti consentiti gli spostamenti dai paesi con una popolazione non superiore a 5mila abitanti per una distanza di massimo 30 chilometri “con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.

 

Cenone aperto a 2 non conviventi

Per tutto il periodo delle festività natalizie il governo ha però introdotto una deroga ai divieti, che sarà dunque valida sia nelle giornate in cui l’Italia sarà ‘rossa’ sia in quelle in cui sarà ‘arancione ed è quella per consentire comunque ai parenti più stretti di vedersi per il cenone “lo spostamento verso le abitazioni private – si legge nella bozza del decreto – è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22 verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

 

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