Che stangata per il gruppo D’Albenzio, seconda ordinanza e richieste di condanna pesanti

MADDALONI. Che stangate per il gruppo D’Albenzio fazione Belforte di Maddaloni.
Dopo gli arresti di maggio scorso della squadra mobile, questa mattina i carabinieri del nucleo operativo compagnia di Maddaloni  del capitano Scollato e tenente Di Donato hanno eseguito un’ulteriore ordinanza ai danni di gran parte del sodalizio, per spaccio di droga (D’ALBENZIO Salvatore, AMATO Giuseppe, APOSTOLIE Lidia Maricela, MASTROPIETRO Antonio, BENGHALLAB Messaoud e FIORILLO Achille).
Quelli di stamani erano già quasi tutti in carcere per quelle vicende, l’unico nome nuovo è quel marocchino.
Sotto la lente ulteriori episodi l’intensa dell’attività di spaccio, operata in concorso. Dalle investiga-zioni emergeva che gli arrestati si approvvigionassero dello stupefacente nel Comune di Torre Annunziata, tramite il gancio Fiorillo.

 

L’ordinanza di maggio

Intanto per l’ordinanza dello scorso maggio, a breve ci sarà la sentenza di primo grado.
Le accuse sono: associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nonché porto e detenzione di armi da fuoco, anche alterate, con relativo munizionamento.

 

Queste le richieste del pm:
• AMATO Giuseppe, nato a Maddaloni nel 1975; ANNI 12
• APOSTOLIE Lidia Maricela, nata in Romania nel 1985; ANNI 10
• D’ALBENZIO Salvatore, nato a Maddaloni nel 1971 ANNI 20
• DI CICCO Ernesto, nato a Maddaloni nel 1962; ANNI 8
• DI VICO Antonio, nato a Maddaloni nel 1987; HA PATTEGGIATO 2 ANNI
• FIORILLO Achille, nato a Torre Annunziata nel 1991; ANNI 12
• MASTROPIETRO Antonio, nato a Maddaloni nel 24.1.1971; ANNI 8
• RUSSO Vincenzo, nato a Maddaloni nel 1987 ANNI 4 E MESI 6
• SPALLIERI Palladino, nato a Maddaloni nel 1986. ANNI 12

 

D’Albenzio 20 anni, nonostante il rito abbreviato, stiamo parlando sempre di richieste. D’Altronde in quel fascicolo le prove erano proprio evidenti, si fecero beccare in castagna tantissime volte, tra lui, Spallieri, la stessa Lidia di Cervino, moglie dell’Amato.
Guai grossi anche per il fornitore della droga, l’oplontino Fiorillo che risulta in entrambi i procedimenti.

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