Abusi al maneggio, la chat dell’orrore: videochiamate notturne a ragazzine e spogliarelli

 

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Avrebbe approfittato del suo ruolo di istruttore di equitazione per abusi su alcuni giovani allievi di eta’ compresa tra i 10 e i 14 anni. E’ la grave accusa che ha portato in carcere per violenza sessuale aggravata un 50 enne istruttore di un maneggio della zona di Santa Maria Capua Vetere.

 

Sono stati i carabinieri a notificare all’uomo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura, che ha svolto le indagini in modo molto veloce, come previsto dal “Codice rosso”.

 

Le vittime – cinque tra ragazze e ragazzi – sono state sentite dal pubblico ministero in modalita’ protetta, e hanno confermato di aver subito gli abusi; altri elementi di prova a carico del 50enne sono stati trovati grazie alle analisi dei telefoni delle vittime e dell’istruttore. Le indagini sono partite dalle denunce di alcuni genitori, i cui figli avevano raccontato delle attenzioni morbose riservate loro dall’istruttore, e delle battute a sfondo sessuale pronunciate dal 50enne. Le violenze sarebbero avvenute in luoghi appartati del maneggio. Non e’ la prima volta che un istruttore di equitazione viene coinvolto in un procedimento per abusi sugli allievi nel Casertano. Un caso simile e’ accaduto in un maneggio di Caserta.

 

Secondo quanto emerso dalle indagini il maestro di equitazione avrebbe creato un gruppo WhatsApp con gli allievi del proprio maneggio che finiva con le richieste di striptease e con videochiamate notturne. Coinvolte ragazzine e giovanissimi tra i 10 e i 14 anni.

 

 

 

Exit mobile version