Vaccino Covid e scuola, viceministro ipotizza date per obbligatorietà e rientro

 

NAZIONALE. Il 7 gennaio le scuole riapriranno? In un colloquio con Il Foglio alla domanda il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri risponde: “Ad oggi si'” perche’ “la riapertura delle scuole e’ una priorita’ assoluta”.

 

E sulla vaccinazione se sara’ o meno obbligatoria, il vice di Speranza afferma: “In una prima fase ci limiteremo ad una vasta campagna informativa” poi, pero’ “se tra un anno dovessimo constatare che che la percentuale dei vaccinati e’ ancora lontana dal 60-70 per cento. Che assicura una protezione di gregge, penseremo allora a introdurre qualche forma di obbligatorieta’”. Poi Sileri dichiara: “La persona nota che si sottopone al vaccino puo’ aiutare a tranquillizzare la popolazione spiegando i benefici della vaccinazione”.

I punti per regione

Saranno 294 i punti in tutta Italia in cui verranno somministrate le prime dosi di vaccino della Pfizer, ma solo 222 (che diventeranno 289 dal 7 gennaio) sono dotati di celle ‘Ult’ (Ultra-low temperature) per la conservazione delle dosi a bassissime temperature. E 7 presidi ospedalieri – 5 in Liguria, uno nel Lazio e uno in Puglia – ne sono sprovvisti.

 

I numeri sono contenuti in una delle tabelle che il Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri ha presentato nel corso della riunione con le Regioni per l’approvazione del piano vaccini. In base alla tabella, 7 sono i punti di somministrazione in Abruzzo, 5 in Basilicata, 6 in Calabria, 27 in Campania, 13 in Emilia Romagna, 5 in Friuli Venezia Giulia, 20 nel Lazio, 15 in Liguria, 65 in Lombardia, 7 nelle Marche, 2 in Molise, 8 in provincia di Bolzano, 2 in provincia di Trento, 28 in Piemonte, 11 in Puglia, 12 in Sardegna, 36 in Sicilia, 12 in Toscana, 4 in Umbria, 2 in Valle d’Aosta e 7 in Veneto.

Exit mobile version