Pizzo ai campi di calcetto, pena ridotta per i Della Valle

 

 

CAPUA. Sconto di pena in secondo grado per Antonio e Giuseppe Della Valle, zio e nipote accusato di aver imposto l’acquisto di bibite al responsabile di un campo di calcetto di San Tammaro. Già decaduta l’aggravante del metodo mafioso, i due hanno ottenuto una riduzione della pena rispetto al primo giudizio: a Antonio Della Valle sono stati inflitti 2 anni e mezzo, a suo nipote Giuseppe 1 anno e 6 mesi.

 

In sede di requisitoria il procuratore generale aveva invocato 5 anni e 8 mesi ad Antonio Della Valle e2 anni e 2 mesi al giovane Giuseppe Della Valle, rappresentati dagli avvocati Nello Sgambato e Mauro Iodice.

 

Per la Dda di Napoli che ha coordinato le indagini, Della Valle avrebbe tentato di imporre al titolare di un campo di calcetto di San Tammaro la fornitura di bevande presso una sua azienda, ma l’imprenditore ha denunciato ai carabinieri il tentativo di estorsione. Oltre al classico pizzo, Della Valle – secondo quanto accertato i carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere – avrebbe organizzato anche un ingente traffico di sigarette di contrabbando, facendosi aiutare dai propri familiari; ogni stecca veniva pagata da Della Valle dai 21 ai 28 euro. Durante le indagini i carabinieri sequestrarono oltre un quintale di sigarette prive del marchio del monopolio di Stato.

 

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