NAZIONALE. Passa la ‘linea Merkel’ anche in Italia. Il comitato tecnico scientifico chiede misure rigide per il periodo natalizio. Il governo, questa volta senza eccezioni, raccoglie l’allarme. Tocca ora al Cts, forse gia’ questa sera, formulare proposte concrete per il lockdown di Natale.
Ancora da decidere lo strumento con cui intervenire. Non escluso un nuovo dpcm. Questo a quanto si apprende, l’esito della riunione di Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i capidelegazione di maggioranza e il Cts. Non si esclude che per le feste ci sia un doppio Dcpm: un altro decreto oltre a quello già varato il 4 dicembre e pronto a entrare in vigore dal 21.
“Io mi adeguero’ alle scelte che faranno il comitato tecnico scientifico e i Ministeri. Non e’ una scelta politica, ma una scelta scientifica e tecnica. Lo sta facendo la Germania, quindi…”. Lo ha detto il viceministro allo Sviluppo Economico, Stefano Buffagni, in merito all’istituzione di una possibile zona rossa per le feste. “Capiamo sulla base dei numeri – ha aggiunto – e dobbiamo far si’ che le persone capiscano che questa non e’ una cosa che riguarda sempre gli altri e che l’attenzione deve essere massima”.
RISTORANTI E BAR – Nuova chiusura per i servizi al tavolo anche nelle regioni ora gialle (in Campania non hanno ancora riaperto).
MOBILITA’ – Divieto di spostamento tra Comuni allargato al periodo 24 dicembre-7 gennaio o comunque confermato nei giorni di maggiore mobilità. Possibili eccezioni solo per Comuni sotto i 5mila abitanti.
SHOPPING – Chiusure dei negozi e dei centri commerciali dal 24 o comunque contingentamento delle presenze nelle strade dello shopping.
NEGOZI APERTI DAL 20 – Farmacie, tabaccai, edicole e servizi essenziali
SPOSTAMENTI TRA REGIONI – Sono vietati dal 21 dicembre al 6 gennaio, salvo i casi di lavoro, necessita’ e salute e per fare ritorno a residenza, domicilio o abitazione. Ci si potra’ spostare da una regione all’altra quindi fino al 20 gennaio, tenendo conto delle attuali fasce di colore, il cui sistema viene mantenuto.
SPOSTAMENTI TRA COMUNI – Vietati a Natale, il 26 e a Capodanno, salvo i casi di lavoro, necessita’ e salute o il rientro a residenza, domicilio o abitazione.
SHOPPING – Fino all’Epifania i negozi resteranno aperti tutti i giorni fino alle ore 21 per diluire la presenza di acquirenti in piu’ ore della giornata. I centri commerciali resteranno invece chiusi nei fine settimana.
RISTORANTI – Saranno sempre aperti a pranzo, anche a Natale, Santo Stefano, a Capodanno e alla Befana, ma al tavolo non potranno sedere piu’ di quattro persone. Restano la consegna a domicilio e l’asporto fino alle 22. I bar e gli altri locali di somministrazione saranno aperti dalle 5 fino alle 18 in zona gialla.
PRANZO E CENA DI NATALE – Si raccomanda di festeggiare solo con familiari conviventi e non e’ stato indicato un numero massimo di commensali.
COPRIFUOCO – Resta in vigore per tutte le festivita’ il divieto di uscire senza giustificato motivo dalle 22 alle 5 del mattino seguente.
CAPODANNO – Il 1 gennaio invece il coprifuoco durera’ fino alle 7 del mattino e non fino alle 5. ALBERGHI – Gli hotel potranno restare aperti, ma i ristoranti all’interno delle strutture saranno chiusi la sera di Capodanno. Sara’ possibile trascorrere il veglione solo in camera, ordinando la cena.
SCI – Gli impianti sciistici resteranno chiusi fino al 6 gennaio, si potra’ tornare a sciare a partire dal 7. CROCIERE – Sono sospese dal 21 dicembre al 6 gennaio.
VIAGGI – Dopo un viaggio all’estero resta la quarantena di 14 giorni al ritorno, dai Paesi per i quali e’ prevista.
MESSE – Le funzioni religiose della notte del 24 dicembre saranno svolte in orario da permettere ai fedeli di tornare a casa prima del coprifuoco. Inoltre verranno celebrate piu’ messe a Natale per diluire la presenza di fedeli ed evitare assembramenti.
SPORT – Fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di “alto livello”. L’attivita’ sportiva e motoria individuale resta permessa, mantenendo la distanza.
CINEMA E TEATRI – Resteranno chiusi tutte le festività