Lite per un parcheggio: carabiniere armato di mazza da baseball spacca la testa ad un 29enne

Recale/Portico di Caserta/Capodrise. Davvero incredibile quanto è avvenuto ieri poco dopo mezzogiorno nel parcheggio del supermercato Decò di Musicile di Recale.

Una lite, scoppiata per un parcheggio, è sfociata nel sangue: un carabiniere sulla cinquantina della zona di Capodrise, armato di mazza da baseball, ha spaccato la testa a Mario D.L., 29enne di Portico di Caserta, originario di Santa Maria Capua Vetere. sposato con figli.

 

Ha disonorato la divisa che indossa

 

Un carabiniere che presta servizio in una stazione della conurbazione casertana, uno che dovrebbe difendere i cittadini, invece gira in auto con una mazza da baseball a portata di mano e pesta a sangue un ragazzo.

Ma non solo perché si comporta come uno che la questione la cerca, con spavalderia, un vero disonore per la divisa che indossa.

E’ una cosa intollerabile; per di più recidivo, perché ci sono dei precedenti che lo riguardano e che abbiamo già documentato in un articolo dello scorso aprile (LEGGI QUI). Insomma non è la prima denuncia che si becca.

 

I fatti e la dinamica della rissa

 

Il 29enne era andato a fare la spesa col cognato al supermercato: i due, con il secondo alla guida di una Citroen Cactus, stavano per lasciare il piazzale.

 

Il congiunto di Mario ingrana la retromarcia per fare manovra e proprio in quel momento sopraggiunge il carabiniere con la sua Lancia.

Per poco non si toccano e il guidatore della Citroen dall’abitacolo fa un gesto con le mani, della serie ‘Vai a quel paese, passa’. Il carabiniere invece non va oltre e si ferma alle spalle dei due, quasi a provocarli, ostruendogli l’immissione nella corsia di uscita (FOTO).

Passano diversi secondi e Mario che doveva rientrare a casa dalla famiglia, scende dalla macchina e gli chiede gentilmente di spostarsi, perché ha fretta.

Il carabiniere risponde provocando: “Non mi muovo”. Poi scende dall’auto.

Si passa alla lite, il carabiniere si avvicina al 29enne col petto e lo urta, lui gli da’ una spinta non molto forte e si arriva al momento decisivo.

Il militare apre la portiera posteriore, lato passeggero, e da sotto al sedile prende una mazza da baseball che aveva di fatto a portata di mano e colpisce Mario alle gambe, il ragazzo reagisce e gli sferra un pugno sul volto e viene poi randellato con un colpo di mazza finale, centrato in pieno alla testa.

Il 29enne viene stordito, con una vistosa ferita alla regione parietale sinistra, dalla quale fuoriesce del sangue. Qualche istante dopo si deve inginocchiare, per via dei capogiri.

Il folle aggiunge: “Ti lascio a terra definitivamente”.

I soccorsi e la reazione dei presenti

 

Intanto il cognato che era intervenuto nel tentativo di allontanare il militare, viene quasi sfidato dallo stesso, che sentendosi forte del suo ruolo all’interno dell’Arma gli dice: “Adesso chiama i carabinieri”.

Invece il congiunto del ferito chiama la polizia di Marcianise ed un’ambulanza.

L’aggressore intanto parcheggia l’auto e ci resta dentro, quasi a sfidare tutti, compresi i colleghi che stanno per sopraggiungere.

Accorrono altre persone, qualcuno grida: “Vergognati”. Altri aggiungono: “Non è nuovo a queste cose”.

Sul posto arrivano due volanti e il 118. Mario viene portato in ospedale con la pressione a 200, per lui sei punti di sutura (SI VEDE NELLA FOTO) e sette giorni di prognosi, gli viene fatta anche una Tac.

E’ ancora intontito, lamenta un annebbiamento della vista dall’occhio sinistro, ma più tardi firmerà e andrà a casa.

La mazza da baseball viene invece sequestrata dalla polizia, la gente attorno scorge che i poliziotti confabulano un po’ con l’aggressore e poi lo lasciano andare.

Mario successivamente si reca al commissariato per una prima deposizione, poi domani sporgerà ufficialmente denuncia nei confronti del carabiniere con la mazza da baseball. Stamattina è stato acquisito anche il filmato delle telecamere del parcheggio del Deco’, si vede tutta la scena, minuto per minuto, per la precisione 34 minuti. E’ tutto chiaro e limpido…

 

Gli interrogativi

 

Ma è possibile che un soggetto del genere che gira con un’arma bianca sotto il sedile sia ancora in servizio?

Un provocatore e attaccabrighe non nuovo, e lo ripetiamo, a questo genere di episodi.

Mario ci ha raccontato: “Se lui avesse avuto un’ascia, a quest’ora sarei già morto”. 

Un modo di fare inquietante, uno che ha minacciato più volte di morte i vicini di casa brandendo un’ascia…

Auspichiamo un rapido intervento del comando generale dei carabinieri con la speranza che la giustizia possa fare il suo corso.

Rialleghiamo l’articolo precedente dello scorso aprile. Speriamo che sia davvero l’ultima follia di questo soggetto inqualificabile.

(LEGGI QUI).

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