Appalti truccati all’ospedale, processo evapora: si salvano tutti

 

L’AGGIORNAMENTO

CASERTA. Cade il castello accusatorio nell’inchiesta sugli appalti all’ospedale di Caserta. Il gup Dello Stritto ha assolto l’ex direttore dell’ospedale Carmine Iovine, Angela Ragozzino e Caterina Cusano e pronunciato sentenza di non luogo a procedere per tutti coloro che avevano scelto il rito ordinario.

 

IL PRIMO LANCIO

CASERTA/SAN CIPRIANO D’AVERSA. Primo bivio nel processo sugli appalti in ospedale. Il pm Giacomo Urbano ha chiesto la condanna per i tre imputati che hanno chiesto il rito abbreviato. Invocati 4 anni e mezzo per Carmine Iovine, originario di San Cipriano, ex direttore sanitario dell’ospedale e cugino dell’ex boss Antonio Iovine; 3 anni per Angela Cusano, capuana della frazione Sant’Angelo in Formis e 3 anni per Caterina Cusano di Ruviano.

 

Altre 26 persone potrebbero andare invece a processo con rito ordinario: per loro il pm ha chiesto il rinvio a giudizio sul quale ora dovrà pronunciarsi il gup.

 

A Iovine sono contestati i reati di corruzione (artt. 318 -319 – 319 bis c.p.), turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.), abuso d’ufficio (art. 323 c.p.), trasferimento fraudolento di valori (art. art.!2-quinquies L.356/1992) falso (artt. 476-479 c.p.). All’ospedale di Caserta ha svolto sia l’incarico di Direttore Sanitario (dal 01/01/1995 al 01/12/2000) che di Direttore Medico di Presidio (dal 16/10/2003 al 27/01/2014).

 

Secondo l’accusa, in virtù degli incarichi pubblici da lui svolti, il dott. Carmine Iovine, cugino di uno degli ex capi del clan dei casalesi, IOVINE Antonio detto o ‘ ninno (oggi collaboratore di giustizia) ha potuto esercitare per oltre vent’anni una significativa “gestione” delle gare pubbliche relative agli affidamenti dei servizi e forniture (servizi di mensa, di pulizia e di sterilizzazione e di somministrazione di lavoro, ecc.) alle ditte coinvolte nelle indagini; “gestione” che egli esercitava, direttamente ovvero attraverso i suoi più fidati collaboratori, anche indipendentemente dalla carica formale dal predetto rivestita.

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