San Felice a Cancello. Le feste di Natale si avvicinano a San Felice a Cancello, cittadina messa a dura prova dal Covid, tantissime sono le famiglie in difficoltà, il lavoro manca e molti giovani sono a spasso.
Negli ultimi giorni sono stati predisposti dei servizi speciali da parte della Digos in tema di prevenzione per ciò che concerne il fenomeno delle estorsioni e lo spaccio della droga.
La spaccio di stupefacenti rappresenta il principale mezzo di sostentamento per molte famiglie della zona, non solo a San Felice ma anche a Santa Maria a Vico.
I recenti arresti hanno favorito alcuni gruppi sia nella zona centrale, ma anche in quella collinare, inoltre nelle ultime settimane ci sono stati degli attriti tra quelli del centro e i sammarchesi. Molti si stanno preparando per il boom di Natale e Capodanno, soprattutto nell’ultimo giorno dell’anno i guadagni si riescono anche a triplicare.
Purtroppo, nonostante siamo quasi nel 2021, da queste parti c’è ancora un nocciolo duro di personaggi che a Natale, Pasqua e Ferragosto riscuotono la cosiddetta rata.
Si tratta di fannulloni, straccioni e scarti della società appartenenti a famiglie che per il passato hanno gravitato nella malavita ma che oggi fanno meno paura.
Stiamo naturalmente parlando di una fetta ristretta di attività i cui titolari si sono quasi assuefatti a questo sistema, nonostante del clan locale sia rimasta poca roba.
Come si evince anche dalla foto il territorio è maggiormente presidiato e pare che siano stati anche escussi alcuni commercianti.
Nel mirino la zona centrale della cittadina, alcune attività sull’Appia, tra Santa Maria a Vico e la zona a ridosso della Valle di Suessola, quella che è già Sannio e che arriva fino al ponte di ferro di Arpaia.
Il nostro consiglio a commercianti e imprenditori è di non pagare e di denunciare questi fannulloni, così come hanno fatto di recente a Maddaloni e a Cervino dove hanno dato una sonora lezione a quelli di Montedecore.