AVERSA. Approfittando della sua posizione costringeva alcuni suoi studenti di corso a mettersi a sua completa disposizione, per esempio facendosi prelevare in auto dalla sua abitazione per farsi accompagnare da Napoli all’Universita’ e viceversa. Emerge dalle indagini dei carabinieri e coordinate dalla Procura di Napoli Nord sul professore di 67 anni a cui ieri i militari di Aversa hanno notificato una sospensione della durata di un anno emessa dal gip Vincenzo Saladino.
Tra gli indagati figurano anche una studentessa e suo padre che, secondo gli inquirenti della Procura di Napoli Nord, avrebbero pagato un soggiorno in hotel, a Formia, dal 15 al 17 settembre, in cambio della sua intercessione con altri quattro docenti per il superamento degli esami che la ragazza doveva sostenere con loro, in alcune occasioni anche ottenendo un voto piu’ alto, in sostanza chiedendo ai colleghi di avere “un occhio di riguardo verso l’allieva la quale aveva una esigenza di media”.
In questo modo la ragazza, come poi e’ avvenuto, si sarebbe laureata con il massimo dei voti. In un caso e’ riuscito anche a ottenere, facendolo sembrare un prestito, duemila euro da uno studente in cambio della preparazione dell’elaborato della tesi di laurea e delle relative slide. In una intercettazione captata dai carabinieri il 3 ottobre 2018, la studentessa indagata si lamenta con il professore per non essere intervenuto in suo favore con un collega.
“Professore ho preso 26 pero’ voi non vi dovete prendere gioco della mia intelligenza”. “E perche’?”, risponde il prof. “Perche’ voi non ci avete parlato con il professore”. “Lo dici tu, – risponde il docente – allora vieni qua. Smettila di essere ingrata… altrimenti non ti faccio piu’ nulla… io gli ho detto che ti doveva mettere almeno un paio di punti in piu’ di quello che meritavi… ti ho aiutato… adesso se tu neghi, ti giuro sul mio onore che non ti voglio vedere piu'”.