Lascia moglie e figlio in auto mentre va dalla prostituta per rapinarla: nei guai

 

MARCIANISE. E’ stata confermata nei giorni scorsi dalla seconda sezione penale della Corte di Cassazione la condanna a 4 anni e 5 mesi per Pasquale Merola, 45enne di Marcianise, accusato di una rapina ai danni di una prostituta e dei suoi clienti.

 

I fatti sono accaduti nel 2010 e soltanto nei giorni scorsi la Suprema Corte ha messo la parola fine alla vicenda respingendo l’istanza del 45enne, difeso dall’avvocato Simoncelli. Secondo l’accusa Merola si sarebbe reso responsabile di numerose rapine (tra le dieci e le quindici), ai danni di una prostituta bulgara e degli occasionali clienti che con lei si appartavano in vie laterali prospicienti la strada provinciale Marcianise – Orta di Atella.

 

L’uomo è stato riconosciuto dalla vittima che ha sporto denuncia fornendo precise indicazioni su Merola che spesso giungeva sul luogo dei raid alla guida di una Lancia Y con a bordo la propria compagna ed il figlio all’epoca ancora piccolo.  Le vittime venivano intimidite con minacce di ritorsioni da parte dei familiari dell’uomo o paventando la presenza di un’arma, in realtà mai emersa.

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