CASAL DI PRINCIPE. Walter Schiavone, figlio di Sandokan, figura di primo piano della Camorra, è uno fra i testimonial di un video di Klaus Davi. Il video on line da ieri sta circolando anche sulle reti nazionali e non mancherà di fare scalpore. Nel commercial di tre minuti i big boss di Mafia siciliana, Camorra e Ndrangheta inscenano un surreale balletto ‘techno’ tratto dalle immagini degli inquirenti, e vengono ritratti mentre escono dai commissariati dopo gli arresti. E il figlio di Sandokan non è il solo a essere preso di mira.
A scatenarsi sui ritmi ipnotici della musica scelta da Davi ci sono da Vincenzino Zappia, spietato sicario della mala calabrese, a Franco Polimeni, il ‘Reggente’ della mafia di Reggio Calabria; dal capo della cupola di Cosa Nostra ed erede di Totò Riina, Settimio Mineo, al leader della mafia italoamericana Francesco Inzerillo; dal numero uno della ‘Ndrangheta di Archi, Franco Benestare, al leader criminale Francesco Pesce, capo indiscusso di Rosarno; dal rampollo dei picciotti palermitani Leonardo Greco, nipote di Michele Greco detto “il Papa”, fino al capo assoluto della ‘Ndrangheta, Giovanni Tegano detto ‘uomo di pace’.
Super picciotti calabresi, casalesi e palermitani ancheggiano, gesticolano e ondeggiano a ritmo di uno scatenato e ipnotico brano techno-rave come non si erano mai visti. Tutto ciò accade in uno spot pubblicitario il cui autore è il massmediologo Klaus Davi, che ha ideato il commercial – in cui interpreta il ruolo del DJ che dà il via alle danze – in occasione del lancio del suo nuovo libro, “I Killer della ‘Ndrangheta”, in libreria da martedì 24 novembre ( https://www.amazon.it/killer-della-ndrangheta-Klaus-Davi/dp/8856675390 ). Grazie a un’opera di rimontaggio e missaggio delle scene di boss e killer al di fuori dei commissariati di tutta Italia (curata dal giovane film-maker Giacomo Arrigoni), l’audacissimo video punta a rileggere in chiave satirica il rito che scandisce l’uscita dei mammasantissima dalle questure immediatamente dopo i fermi di polizia, per essere poi indirizzati nei rispettivi carceri di destinazione tra gli applausi di familiari e affiliati. Il video, che avrà anche una diffusione televisiva, promuove l’ultima fatica di Davi.
L’opera letteraria tratta i casi di dieci sanguinari killer delle ‘Ndrangheta, con testimonianze che provengono da figure come Tito Raso – 50 omicidi – e Nino Fiume, killer dei De Stefano; e poi Damiano Vallelunga, capo dei “viperai delle Serre”, e Gennaro Pulice, il “killer intellettuale di Lamezia ”; il sanguinario Nino Bellocco di Rosarno, il freddo Antonio Cuzzola poi pentito , “la Belva” Gino Molinetti, il “carabiniere killer” Donato Giordano, il “killer in franchising” Sergio Prezio e l’assassino poi pentito Luigi Bonaventura.
“So che il mio è un messaggio molto forte e diverse persone non gradiranno, ma ormai la mia convinzione è netta. Dobbiamo smetterla di celebrare queste persone, e questo vale anche per lo Stato. Credo più in Andy Warhol che nella spesso vuota e autoreferenziale retorica di certa antimafia”, spiega l’autore del libro, Klaus Davi.
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