Muore di Covid dopo un’odissea tra gli ospedali. Sindaco furioso: “Avevo avvisato l’Asl”

 

 

 

CASAL DI PRINCIPE. La città di Casal di Principe è costretta a piangere ancora per una vittima di Coronavirus: si tratta di una persona contagiata che ha dovuto subire una vera e propria odissea prima di trovare posto in ospedale. Del suo caso si interessò il sindaco Renato Natale che commenta così ora la tragedia.

 

“Il 29 di Ottobre inviai ai responsabili sanitari della nostra asl, un grido di allarme e richiesta di aiuto; trovate il testo pubblicato su questa pagina. Facevo presente che le criticità osservate nei servizi presto ci potevano portare a contare i morti e non più solo i positivi. A quella lettera mi fu dato una risposta a dir poco disarmante; secondo chi firmava quella risposta, andava tutto bene.
Talmente bene che ora cominciamo a contare i morti.

 

Stanotte un altro nostro concittadino ci ha lasciato, dopo quella che i suoi familiari hanno definito una odissea. Per giorni hanno richiesto, e noi abbiamo sollecitato, il ricovero, arrivato evidentemente tardi. Il figlio sulla sua pagina facebook racconta l’odissea drammatica vissuta fra attesa di una risposta dai servizi di emergenza, le cure domiciliari che non davano grandi risultati, l’arrivo finalmente dell’ambulanza, ed il giro fra ospedali per trovare un posto.

LO TEMEVAMO, L,O ABBIAMO PREVISTO ED ORA CI SIAMO.
ANCORA STAMATTINA abbiamo per l’ennesima volta sollecitato interventi urgenti; sappiamo che è una situazione difficile; sappiamo bene che la diffusione del contagio è oramai a livelli insostenibili per il sistema sanitario, ma ciononostante non possiamo rimanere in silenzio ed accettare quello che qualcuno vuole presentarci come ineluttabile, e nel contempo non vuole prendere atto della situazione grave e continua a sottovalutare il rischio. Ma se vi sono ritardi e inefficienze da parte delle Istituzioni, non dobbiamo né possiamo dimenticare che ancora in troppi continuano ad avere atteggiamenti irresponsabili; troppi cittadini girano inutilmente per strade e piazze senza mascherina; troppi ragazzi sostano anche dopo le 22 assembrati e spesso senza protezione. E mi segnalano anche situazioni peggiori: soggetti positivi che continuano tranquillamente le proprie attività senza rispettare isolamento e quarantena, e soprattutto senza rispettare gli altri.

 

Non è più irresponsabilità, ma è COLPA, colpevoli perché facilitano la diffusione, colpevoli perché portano in casa il virus, colpevoli perché c’è chi non ce la fa.
Ho chiesto all’ASL tutte le informazioni necessarie ad aiutarci a capire quali provvedimenti restrittivi possiamo e dobbiamo prendere nei prossimi giorni. Ogni restrizione significa danno economico per categorie di lavoratori ed imprenditori. E anche di questo sono colpevoli i tanti, i troppi che ancora si rifiutano di fare qualche sacrificio di poco conto per salvaguardare la salute propria e quella degli altri. Ai familiari del defunto vanno le nostre condoglianze, mie e dell’amministrazione tutta.”

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