Aversano al collasso: curati a casa pure i più gravi, molti under50. Moscati scoppia di positivi

 

AGRO AVERSANO. Le ultime 24 ore sono state tra le più difficili per l’agro aversano. Ormai i posti letto sono esauriti, il Moscati scoppia e l’epidemia avanza al punto che anche i casi più gravi vengono curati in casa. Ormai non c’è attesa che tenga nè code di ambulanze e così in molti sono costretti a rinunciare in partenza ai trattamenti delle strutture sanitarie specializzate nella cura del Coronavirus.

 

Ad allarmare è anche l’età media dei casi più gravi emersi in queste ore: la maggior parte ha meno di 50 anni ed anche per questo si prova ancora con le cure domiciliare. Tra gli ultimi ricoverati che hanno trovato posto ci sono due di Cesa, tra i quali anche un 50enne e un altro che è stato dislocato al Covid Center di Maddaloni.

 

Diversi gli interventi tra San Marcellino e Casal di Principe, ma al momento l’epicentro sembra si stia spostato sul versante atellano dove tra Orta, Succivo, Sant’Arpino e Cesa la situazione sta degenerando. Stamattina al Moscati erano oltre una dozzina i pazienti positivi ai quali trovare una sistemazione dopo l’ennesima notte da incubo in una città che vanta peraltro il record provinciale di contagi: 895.

 

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