“Mio padre ricoverato dopo 16 ore dalla chiamata al 118: è rimasto una sera in ambulanza”

 

MARCIANISE. E’ l’ennesima testimonianza cruda e vera su quanto la sanità campana e casertana in particolare stia vivendo giorni tragici. Un paziente di Marcianise ha atteso infatti 16 ore prima di essere ricoverato in ospedale. A renderlo noto la figlia in una lettera che sta facendo il giro del web.

 

“Questa è la storia di mio Padre: il giorno 04/11 mercoledì alle ore 9.00 la chiamata al 118 per un codice rosso; arrivo dell’ambulanza a casa ore 21.00 e bene si dopo 12 ore ,iniziano a prepararlo per andare in ospedale. Arriviamo in ospedale alle 21,20, mio padre in ambulanza ci è rimasto per ben 4 ore. Sono 2 giorni che mio padre sta in pronto soccorso senza vederlo nè sentirlo; solo ieri sono riuscita a sentire un’infermiera fortunatamente con un cuore in petto e sono riuscita a sentire il mio papà che chiamava il mio nome e chiedeva di tornare a casa.

 

Io non so più a chi chiedere aiuto carabinieri, polizia stiamo abbandonati a noi stessi la sanità fa schifo ancora di più di prima. Io capisco queste povere persone che stanno facendo un lavoro enorme per colpa del virus medici, infermieri ecc…. Ma sappiate una cosa che lì dentro, come c’è il mio papà, ci sono tantissime persone ammalate ma ci sono anche tantissimi familiari che come me oramai non riescono più a dormire. Si sta malissimo a casa a non avere nessuna notizia…….

 

È una vergogna dov’è lo Stato? Dov’è De Luca ? Lo stato cosa ha fatto durante l’estate a parte bonus biciclette e bonus vacanze Pper gli ospedali non è stato fatto niente schifo facevano e schifo fanno. Io spero solo che riuscirò a sentire mio Padre e che presto me lo fanno riportare a casa: è diventato un ostaggio e non esiste una cosa più terribile di questa . Papà non mollare che ti aspetto più forte di prima. E poi ci dicono che è regione gialla, ma per cortesia noi stiamo rovinati. La sanità è al collasso”

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