Gli studenti della Campania tornano a sperare di tornare in aula, il Tar riapre le scuole in Puglia

REGIONALE. Il Tar della Puglia ha accolto la richiesta di sospensione dell’ordinanza del presidente della Regionale che da fine ottobre ha disposto la chiusura di tutte le scuole ad esclusione di quelle dell’infanzia con un intervento più restrittivo rispetto a quello previsto dall’ultimo Dpcm. Lo rende noto il Codacons di Lecce che con un gruppo di genitori aveva presentato ricorso.

 

La motivazione del Tar

Per Terza Sezione del Tar di Puglia “l’ordinanza del Presidente della Regione Puglia con cui è stata disposta la didattica integrata per tutte le scuole di ogni ordine e grado sul territorio regionale, ad eccezione dei servizi per l’infanzia, interferisce, in modo non coerente, con l’organizzazione differenziata dei servizi scolastici disposta dal sopravvenuto Dpcm 3 novembre 2020”. Il Dpcm, spiega il Tar, “colloca la Puglia tra le aree a media criticità (c.d. “zona arancione”) e persino per le aree ad alta criticità (c.d. “zone rosse”) prevede la didattica in presenza nelle scuole elementari”.

Secondo il Tar, inoltre, dalla motivazione del provvedimento regionale di cui il Codacons ha chiesto l’annullamento, “non emergono ragioni particolari per le quali la Regione Puglia non debba allinearsi alle decisioni nazionali in materia di istruzione”. “Come dedotto dai ricorrenti – si legge nel provvedimento – vi sono in Puglia molte scuole e molti studenti non sufficientemente attrezzati per la didattica digitale a distanza, di guisa che l’esecuzione del provvedimento impugnato si traduce in una sostanziale interruzione delle attività didattiche e dei servizi all’utenza scolastica (per la tutela dei quali si può ritenere, in via di prima delibazione, attivamente legittimato anche il ricorrente Codacons). Il tribunale amministrativo regionale, quindi, “ritenuto che il rilevato profilo di inadeguatezza del sistema scolastico pugliese ad attivare subito la Dad costituisce ragione di urgenza per la quale si deve disporre la misura cautelare interinale” , ha accolto la richiesta del Codacons e ha sospeso l’esecutività del provvedimento impugnato. Ha inoltre fissato per il 3 dicembre prossimo la trattazione del giudizio cautelare collegiale.

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