Le notti del Moscati tra positivi e attese per tamponi. L’agro scoppia tra ricoveri e malori

 

AVERSA. Sono notti lunghissime quelle del Moscati, ospedale in prima linea nella lotta contro il Covid in un territorio difficile, con un’alta densità abitativa e purtroppo anche di contagi.

 

Nella notte di sabato i medici del nosocomio aversano hanno dovuto barcamenarsi tra tanti degenti in attesa del tampone ed almeno dieci positivi tra coloro che l’hanno scoperto e quanti hanno avuto bisogno di trasferimento in altre strutture. I posti in provincia di Caserta sono ormai pochissimi e tra sabato e domenica, diversi sono stati i pazienti positivi provenienti da Terra di Lavoro (non solo dal Moscati) e spediti negli ospedali su tutti il Loreto Mare e il Policlinico. Quattro di loro avevano oltre 70 e dovevano essere urgentemente curati.

 

Per gli under 65 si sta tentando in ogni modo di arginare il Covid con il trattamento domiciliare ma anche questa strada mettere a dura prova il sistema sanitario. Tanti gli interventi tra sabato e domenica nell’agro aversano ed in particolare a Villa di Briano e a Casal di Principe dove anche un 50enne era alle prese con le conseguenze più severe del virus.

 

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