Il reuccio del ‘Nero’ ci ricasca: spaccia dai domiciliari e si fa beccare ancora

San Felice a Cancello/Moiano. Nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio e dell’uso di droga, disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Benevento, nella tarda serata di ieri militari della Compagnia Carabinieri di Montesarchio ed in particolare gli uomini della Stazione CC di Airola coadiuvati da personale del Nucleo Cinofili CC di Sarno  nel corso di un’operazione, hanno tratto in arresto il 38enne pregiudicato sanfeliciano Carmine Passariello, sottoposto agli arresti domiciliari in Moiano, poiché ritenuto responsabile di illecita detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Fu beccato a Luglio nel suo paese con due chili di hashish.

 

L’instancabile Nino continuava a spacciare anche agli arresti ai nuovi clienti sanniti

 

 

Nel dettaglio, a seguito di attività informativa, i militari iniziavano servizi di osservazione tesi a verificare la fondatezza delle notizie acquisite che segnalavano un notevole strano afflusso di persone e autovetture nei pressi di una precisa zona del centro cittadino.

 

 

I servizi posti in atto portavano gli operanti a localizzare la dimora del pregiudicato e pertanto si decideva, senza indugio di procedere, unitamente ad unità cinofile dell’Arma, ad effettuare perquisizione locale presso il domicilio del soggetto monitorato.

 

 

Il blitz nel bagno

 

 

Il dubbio degli investigatori si rilevava subito fondato: infatti l’operazione dava esito positivo in quanto all’interno dello sciacquone del bagno, venivano rinvenuti 52 grammi di hashish, un bilancino di precisione, un coltello utilizzato per il taglio e varie bustine in plastica per il confezionamento della sostanza stupefacente. Si era organizzato bene, nonostante la batosta del luglio scorso.

 

 

A conclusione della perquisizione quanto rinvenuto veniva sottoposto a sequestro e il pregiudicato, avente anche precedenti specifici, veniva tratto in arresto per illecita detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Lo stesso, dopo le formalità di rito, veniva associato nuovamente agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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