Presentazione del libro: “Dire, fare, baciare, lettera, testamento”

Sparanise. Ieri sera si è svolto a Sparanise un momento di raccoglimento molto particolare per i fedeli della piccola comunità di Sparanise. Dopo la Santa Messa i giovani ragazzi dell’Azione Cattolica insieme a Don Raffaele Farina che sempre li guida e li appoggia, hanno presentato alla comunità un libro scritto da vari ragazzi nel “primo lockdown”. Un libro sulle loro emozioni, pensieri, paure.

72 lettere mai spedite nell’intimità forzata delle mura domestiche: riflessioni tra sogni e speranze per un mondo migliore.  Lettere anonime con destinatari diversi persone o cose: mamme, papà, nonni, il telefono, la natura, il tempo, la morte, Dio.

I giovani hanno aperto il loro cuore, i loro pensieri al mondo quando il mondo era chiuso ai giovani e ne è uscito fuori un libro dalle tante sfumature. Lettere anonime a destinatari noti.

La presentazione del libro non poteva non farla Don Raffaele che vive h24 insieme a questi giovani, su un altare che alla vista aveva un velo di mistero, illuminato con tante piccole lucine di candele.

 

Ma come è nata l’idea di scrivere un libro in pieno lockdown? Padre Raffaele e i ragazzi lo spiegano così…

“Questo libro spiega un cammino come il tempo che vivremo insieme questa sera,  fatto da giovani ragazzi e ragazzi in un periodo in cui tutto si ferma. Volevo portare all’attenzione  questa sera la parola “presentazione” che è la parola composita del verbo presentare, essere presenti.

Ma che cos’è il presente? Il presente è il tempo, è quello che stiamo vivendo adesso. Ma in italiano presente vuol dire anche dono e quindi questo libro è un dono, dove dietro ci sono molti giovani sia di Sparanise sia di luoghi più lontani, sparsi per l’Italia uniti dalla stessa forza ,lo steso ideale.

Questa sera ci batteremo nell’ascolto di 5 lettere, nessuno sa chi abbia scritto e chi siano i destinatari, messaggi totalmente anonimi. Da dove nasce questa idea? Nasce dal lockdown di marzo il 9 sera arrivò la notizia che saremmo stati chiusi in casa, distanti senza vederci, era l’8 una serata in pizzeria con tutti questi giovani che nonostante la gioia della serata erano spaventati nell’apprendere la notizia.

Scherzando dicemmo che quella era l’ultima cena.  Pochi giorni dopo da quell’incontro a mezzanotte  inoltrata scrissi una email a questi ragazzi proponendo di scrivere le loro emozioni di descrivere il loro “deserto”. Ora voi mi direte che cos’è un deserto? Il deserto è un tempo in cui i ragazzi vengono invitati dopo la meditazione ad aprire il loro cuore, la loro anima. Sono rimasto sorpreso dalle tante email ricevute

I ragazzi tutti ringraziano non solo Padre Raffaele per il lavoro che è venuto fuori dal loro cammino di meditazione ma anche tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del libro, come: Teresa Ricca, Silvia delle Fave, Rosanna Abbate,Michela Vittorelli. Ringraziano la la Iemme Edizioni e tutti coloro che hanno sostenuto il loro progetto.

Tutti insieme hanno deciso di mettere in vendita il libro e di devolvere il ricavato in beneficenza in ad un piccolo paesino dell’Africa. Lo scopo? Arrivare a donare un sorriso a chi è meno fortunato. Alcuni anni fa con una bellissima iniziativa gli stessi giovani riuscirono a costruire una scuola in un paesino adottato in Africa, con il ricavato della vendita dei libri il loro scopo è cercare di fare una cosa simile.

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