Mattanza di camorra, 7 ras dei Belforte alla sbarra: rischiano 2 secoli

 

Mattanza di camorra, 7 ras dei Belforte alla sbarra: rischiano 2 secoli

Marcianise. E’  giunto alle battute finali il processo per gli omicidi di Giuseppe Farina e Giovan Battista Russo. In mattinata il sostituto procuratore della Dda Luigi Landolfi ha completato la sua requisitoria ribadendo le richieste di condanna già avanzate a maggio.

Il pm aveva invocato l’ergastolo per Domenico Belforte; 30 anni per Pasquale Cirillo, Felice Napolitano e Gennaro Buonanno; 20 anni per Salvatore Belforte e Luigi Trombetta; 12 anni per Bruno Buttone. I sette sono accusati di aver partecipato ai delitti di Giuseppe Farina e Giovanni Battista Russo.

La requisitoria è giunta al culmine di un’attività investigativa, condotta nell’anno 2017, consequenziale alle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia che hanno consentito di individuare gli autori dell’omicidio di Giovanni Battista Russo, classe 1945, assassinato in Marcianise il 9 gennaio 1997. L’omicidio, di chiara natura camorristica, si inserisce a pieno titolo nella guerra che vide tra gli anni 1986/2007 contrapposti due clan, i Piccolo, noti come i “Quaqquaroni”ed i Belforte soprannominati i“Mazzacane”, per l’egemonia territoriale dei traffici illeciti nell’area di Marcianise.

Secondo la Dda Domenico Belforte sarebbe stato il mandante, Cirillo e Buttone gli esecutori, Trombetta lo specchiettista, mentre Buonanno avrebbe fornito le armi. La scelta della vittima, appartenente al gruppo Piccolo, era stata dettata in virtù della partecipazione della stessa ad azioni omicidiarie compiute a danno di appartenenti al gruppo Belforte.

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