Crisi del centrodestra: la ricetta dell’ex sindaco

Marcianise. L’ex sindaco di Marcianise, Antonio De Angelis, fa un’analisi della situazione del centrodestra locale, reduce da un risultato piuttosto magro.

L’altro ex sindaco Antonio Tartaglione in campagna elettorale è stato poco visibile, rispetto alle altre due coalizioni che da domenica si giocheranno la vittoria finale.

L’esito delle ultime elezioni amministrative è sconcertante e conferma il grande momento di difficoltà che sta attraversando il Centrodestra di Marcianise.

Se nel 2016, il Centrodestra cittadino assisté solo da spettatore alle elezioni amministrative oggi siamo di fronte ad una coalizione fantasma.

Il risultato è che anche in questa competizione elettorale a contendersi la carica di Sindaco di Marcianise sono due candidati sostenuti da coalizioni di centrosinistra.

Questa delusione politica non può che portare ad alcune riflessioni.

I dati emersi sottolineano una profonda crisi del centrodestra marcianisano, che dopo anni vissuti da protagonista,  risulta oggi animato unicamente da divisioni interne, da logiche di spartizione politica e giochi di palazzo.

In quest’ottica, ho anche declinato diverse proposte di candidarmi a consigliere regionale, desideroso di poter lavorare per favorire la coesione interna della coalizione di Centrodestra ma, ahimè, hanno prevalso i vecchi politicanti con la loro incapacità di fare squadra e di mettere da parte i personalismi.

È impensabile, ancora oggi, credere in una politica troppo lontana dai problemi della gente, una politica che prende vita solamente durante le campagne elettorali, rincorrendo consensi con false promesse.

Nel 2013, quando sono stato eletto sindaco di Marcianise, decisi di condurre la mia campagna elettorale con una costante presenza tra la gente, attraverso il dialogo con le persone che quotidianamente incontravo, per strada o al mercato o addirittura nelle loro stesse case. La politica tra la gente, con la gente!

Quel modo di fare politica mi portò a raccogliere quasi 12 mila consensi ma soprattutto consentì al Centrodestra di ritornare ad amministrare Marcianise.

Non posso che rimpiangere i tempi in cui Marcianise era una città “azzurra” e per questo, sono pronto a rimettermi in gioco per un “ritorno al futuro”: voglio essere il collante di un gruppo che guardi alla coesione di un tempo, ma che abbia concrete proposte progressiste e riformiste.

È giunto il momento di fronteggiare il populismo della sinistra locale con fermezza e competenza.

Il mio vuole essere un invito a quanti, come me, stanno vivendo questo senso di delusione politica. Occorre raccogliere le ceneri del Centrodestra, ripartire dalle fondamenta e dar vita ad una nuova fase.

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