Niente scuola dal 14, De Luca pronto all’annuncio della nuova data
REGIONALE. Era nell’aria tra da qualche ora potrebbe essere anche ufficiale: la scuola in Campania non si ripartirà il 14 settembre come invece accadrà in molte regioni italiane. Si va infatti verso una proroga con apertura al 24 settembre: la combinazione tra elezioni regionali (e comunali in alcuni centri) e risalita dei contagi ha consigliato prudenza.
Oggi pomeriggio ci sarà la riunione decisiva negli uffici dell’unità di crisi della protezione civile: ci saranno il governatore Vincenzo De Luca, l’assessore Lucia Fortini, la direttrice scolastica regionale Luisa Franzese, oltre a sindacati della scuola ed ad una rappresentanza dell’Anci ma la strada sembra ormai tracciata.
“Bisogna capire De Luca cosa vuole fare sulla data di inizio, se partire il 14 o rimandare a dopo le elezioni. E comunque chiederemo l’istituzione di una cabina di regia regionale sulla scuola, perche’ le diverse istituzioni devono coordinarsi”. Cosi” Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Campania, spiega i punti principali su cui il sindacato si aspetta risposte nella riunione convocata nel tardo pomeriggio dal governatore della Campania Vincenzo De Luca sulla scuola. Alla riunione partecipano infatti i vertici della dirigenza scolastica regionale e i sindacati.
“Giusto convocare questo tavolo – spiega Ricci – perche’ il coordinamento e’ necessario con le parti sociali ma anche tra istituzioni. Siamo in un momento in cui ognuno segue una strada, il Governo, le Regioni, anche le citta’, penso a Napoli che ha istituito delle linee di bus dedicate mentre per le aree interne della Campania non c’e’ nulla di aggiuntivo. Capisco che De Luca e de Magistris non si parlano ma serve un tavolo di coordinamento della Regione con la Citta’ Metropolitana e il Comune di Napoli, e’ impensabile che non si faccia sinergia”.
Tanti i temi su cui si aspettano risposte. “Non sappiamo – sottolinea Ricci – la ripartizione delle assunzioni, non sappiamo i numeri dei tamponi per gli insegnanti e il personale ata, servono informazioni sull’arrivo dei banchetti singoli e anche sugli interventi edilizi che a dieci giorni dall’inizio della scuola di certo non si potranno fare in maniera seria”. Il segretario della Cgil spiega anche le ansie degli insegnanti. “Sono preoccupati – prosegue – sulla messa in sicurezza delle scuole e sul controllo preventivo che e’ difficile con i tempi della sanita’. In Campania parliamo di un milione di persone in campo tra docenti e personali ata, impegnati in circa 38.000 plessi scolastici in tutta la Regione, serve a tutti loro una direzione chiara, un’idea. In piu’ domani porremo anche il problema del personale fragile, di cui si parla poco, cioe’ di quegli insegnanti che hanno delle malattie e non torneranno a scuola perche’ non possono rischiare di essere contagiati. Per molti proseguira’ la didattica a distanza ma ricordo che in molte zone interne della Campania non arriva neanche l’adsl, altro che la fibra, quindi le difficolta’ restano”.