Il ds tra calcio e spaccio di droga: così gestiva i pusher. “La roba sta nella 600”
SAN NICOLA LA STRADA. Da una parte il calcio, la sua grande passione, che sembrava assorbirlo totalmente tra trattative con i calciatori e altri aspetti. Raffaele Solla era (formalmente lo è ancora) il direttore sportivo del San Nicola Calcio in campo, ma alle spalle secondo le indagini dei carabinieri girava un mondo fatto di partite (ma di droga) e pusher da gestire, come faceva alla luce del sole coi calciatori.
Secondo il gip Linda Comella infatti, Raffaele Solla, 43 anni, di San Nicola la Strada, era in stretta collaborazione con i vertici del gruppo che gestiva lo spaccio nella sua città. Secondo la Procura non solo aveva coordinato il sodalizio ma si era anche occupato della vendita al dettaglio di hashish e cocaina.
Il “direttore” è stato intercettato in particolare in auto e sono emersi i contatti con Giuseppe Orefice e Marco Luise: dal contenuto si evidenzia chiaramente stando agli investigatori il legame nella gestione del traffico di droga Secondo il gip Solla aveva agito in collaborazione con Luise programmando con Orefice, il capo del gruppo, le partite di droga da acquistare presso i fornitori e la ripartizione tra i vari venditori al dettaglio, circostanze svelate grazie alle intercettazioni nella sua auto.
In una dialogo dell’agosto 2017 Luise dice che nella 600 ci sta la roba sua e precisamente nella 600 sua Pochi giorni dopo Marco Luise chiama Solla e gli dice che deve fare i conti di quello che hanno guadagnato e poi gli dice che quello di ieri stasera.
Secondo quanto afferma il gip Solla aveva continuato ad operare nel gruppo di Marco Luise fino all’ottobre di quell’anno per un ulteriore carico di hashish del tipo “Sky”, definito il migliore in circolazione. La roba sarebbe stata acquistata a credito e poi consegnata da Luise all’Orefice: si trattava di una partita di 5 chili.