Muore a 30 anni dopo un intervento, città in lutto per la nipote del capostazione

 

Muore a 30 anni dopo un intervento, città in lutto per la nipote del capostazione

 

Marcianise. Piange anche Marcianise per l’improvvisa morte di Raffaella Antonelli, deceduta a 30 anni dopo un intervento chirurgico. La sua famiglia era originaria di Marcianise come ricostruito in un lungo post dall’ex sindaco Antonello Velardi.

“Se ne è andata stasera, all’improvviso, come un fulmine in un temporale d’estate, Raffaella Antonelli. Il 14 marzo scorso aveva compiuto 30 anni. E’ morta a Milano, all’istituto neurologico Besta, dove era stata ricoverata per un intervento chirurgico che era delicato ma che non faceva presagire il tragico epilogo. Era bella come un fiore, dolce come e più del miele; nei mesi scorsi le era caduto il mondo addosso, stasera si è arresa, ha spento i motori e ha salutato.

 

Raffaella era la figlia di Lorenzo Antonelli e di Giovanna Iannone, marcianisani che però non vivono più a Marcianise. Abitano ad Ancona, dove Lorenzo – ingegnere – ha lavorato a lungo tra pubblico e privato, e dove Giovanna insegna matematica in un istituto superiore. Entrambi esponenti della mia generazione, frequentatori del mio, del nostro liceo Quercia; appartenenti a due famiglie molto note in città, seppure per motivi diversi.

 

Lorenzo era il figlio di Umberto, storico capostazione di Marcianise, di cui ho ancora chiarissimo il ricordo risalente ai miei anni giovanili: con gli occhiali, l’immancabile cappello, sull’immancabile bicicletta con il tubolare nero. Il fratello di Lorenzo è Francesco, che è rimasto a Marcianise, dove ha lavorato in Comune fino a pochi mesi fa, addetto alla presidenza del consiglio, che ho avuto modo di conoscere e apprezzare ancor di più durante il mio mandato di sindaco. Giovanna è la sorella di Pierino, imprenditore notissimo in città, e di Angela, che nel frattempo è andata a vivere a Salerno.

 

Lorenzo aveva lasciato Marcianise per motivi di lavoro e si era trasferito ad Ancona, poi raggiunto dalla moglie e dai figli: Raffaella, Umberto e Laura. Vivevano nelle Marche ma erano legatissimi a Marcianise, dove tornavano molto spesso per far visita ai familiari e perché forte era il legame con la terra d’origine. Raffaella era laureata in Scienze della comunicazione, inseguendo in questo una passione che era stata già del padre: Lorenzo mosse i suoi primi passi nel campo giornalistico insieme con me, scrivevamo entrambi sul “Foglio”, il giornale voluto da Salvatore Delli Paoli e Francesco Trombetta, tribuna di riconosciuto valore e fucina di cronisti. Provavamo a fare i giornalisti: era la fine degli anni Settanta, frequentavo il liceo, Lorenzo mi precedeva di qualche anno e si divideva con un’altra grande passione, quella della politica. Apparteneva al gruppo di giovani di estrazione cattolica che credevano nell’impegno pubblico e non si risparmiarono in una stagione particolarmente feconda.

Poco prima dell’emergenza covid, Raffaella si è ritrovata a fare i conti con la sua salute e ha cominciato a lottare contro un male implacabile, invincibile. Nel fiore degli anni, con una vita davanti a sé, si è dovuta fermare perché alla fine non ce l’ha fatta. Una tragedia per i parenti, un dolore molto forte per i suoi cari e per quanti a Marcianise ben conoscevano la sua famiglia. Dolce, molto discreta, intelligente, volitiva: la figlia che ogni genitore vorrebbe avere. C’è poco da capire, non si riesce a comprendere né il perché di questa tragedia né la dimensione di un dolore devastante per i genitori e i fratelli. Si resta senza parole.

Ne scrivo qui perché, pur nella lontananza, la tragedia colpisce tutta la nostra comunità. Alla famiglia Antonelli l’abbraccio di tutta Marcianise, ai parenti le più affettuose condoglianze. A Raffaella – i cui funerali saranno celebrati ad Ancona – una grande carezza: è un angelo, è già un angelo che vola nell’infinito.”

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