“Tutto inventato”. Arriva la conferma: il positivo non è stato all’acquapark. Negativi tamponi su dipendenti

“Tutto inventato”. Arriva la conferma: il positivo non è stato all’acquapark. Negativi tamponi su dipendenti

L’AGGIORNAMENTO

“Tutto inventato”. Arriva la conferma: il positivo non è stato all’acquapark. Negativi tamponi su dipendenti. A riferirlo è la direzione della struttura.

“Con riferimento alla notizia pubblicata in data odierna da Repubblica.it, anche sulla pagina internet nazionale, si chiarisce che la circostanza che lo straniero positivo al Covid -19 si sia recato presso l’acquapark Miami Beach di Latina è una pura illazione del giornalista, poiché non è dimostrato che l’uomo sia stato presso la struttura nei giorni precedenti il suo ricovero. Infatti è lo stesso giornalista a metterne in dubbio l’attendibilità nel commentare il fatto. Appare quindi diffamatorio e sicuramente poco prudente da parte della testata giornalistica nominare espressamente l’acquapark Miami Beach senza avere certezza alcuna sul punto.

Oltretutto la pubblicazione dell’articolo, tra l’altro sulla cronaca nazionale, è fonte ingiustificata di procurato allarme nella popolazione locale, poiché moltissimi clienti stanno contattando i responsabili dell’acquapark per sapere se devono sottoporsi a test/tamponi per verificare l’esistenza di un contagio.

Da ultimo, la falsa notizia sta causando fin da ora ingenti danni economici ad una realtà produttiva importante, anche a livello occupazionale, sul territorio pontino già provato dalla crisi post lockdown, e si prevede che la ricaduta sarà molto pesante se non interverrà urgentemente una smentita da parte di Repubblica.
Ad ogni buon conto, la Direzione precisa che sono sempre stati rispettati tutti i protocolli obbligatori secondo le norme vigenti per il contenimento del contagio da coronavirus, e ciò mediante i controlli agli ingressi con la tracciatura di tutti i clienti, la sorveglianza sul distanziamento sociale, oltre alla normale sanificazione di tutto l’impianto e alla consueta disinfezione delle acque.

In ogni caso, si precisa che nella giornata di ieri, 10 luglio 2020, tutto il personale del Miami Beach è stato sottoposto a tampone presso l’Ospedale S.M. Goretti di Latina su richiesta della comptente ASL, e che l’esito è risultato negativo per tutti. Inoltre, appena avvisati da parte della ASL, si è provveduto il 9 luglio stesso ad effettuare la sanificazione straordinaria.

I clienti, pertanto, possono tranquillamente continuare a frequentare la struttura per la quale non sussiste alcun provvedimento interdittivo da parte delle autorità locali, e non c’è necessità alcuna per i clienti stessi di effettuare screening nel caso di avvenuta frequentazione del Miami Beach nei giorni scorsi.

Chiaramente la Direzione dell’Acquapark si riserva di agire, sia in sede civile che penale, presso le autorità competenti al fine di tutelare i propri diritti per le violazioni commesse dalla testata giornalistica “la Repubblica” nei propri confronti con la pubblicazione in argomento.

La stessa direzione conferma che non c’è traccia del nome dell’uomo nei registri: “Siamo stati tutti controllati con il tampone risultato tutti negativi !!! Abbiamo messo a disposizione l’elenco delle entrate con nomi e cognomi dei nostri clienti al dipartimento ASL controllando tutto il registro ( Non RISULTA IL NOME DI QUESTA PERSONA ) quindi dentro la nostra struttura non è mai entrato !!! Questa falsa storia ci fa molto male al cuore perché sappiamo quanta energia e cuore ci mettiamo per offrire il meglio alla nostra clientela , auspico che il giornalista Clemente Pistilli e la redazione rettifichi questa ingiuriosa accusa senza fondamento è totalmente inventata da un delinquente senza scrupoli e senza nulla da perdere !!! Ma spero che le autorità di pubblica sicurezza facciano luce su questa gratuita è inspiegabile vicenda”

IL PRIMO LANCIO

Formia/Latina. Potrebbe esserci un gesto folle dietro l’aumento dei casi in provincia di Latina. Un 37enne straniero, già positivo, ha infatti riferito di essere fuggito dall’ospedale subito dopo il tampone e di essere andato all’Aquapark di Borgo Piave fornendo un indirizzo falso. La versione non è ritenuta molto credibile ma per precauzione i dipendenti della struttura sono stati sottoposti a tampone.

Tra le ipotesi c’è quella che abbia usato l’acquapark per coprire i suoi reali spostamenti senza mai recarsi: nei registri delle presenze il suo nome non è presente e per questo rischia anche la denuncia dai titolari.

La situazione nel Lazio

“Registriamo un dato di 19 casi. Dei nuovi casi 2/3 sono quelli di importazione (12). Di questi casi di importazione 8 hanno un link con voli di rientro dal Bangladesh già attenzionati. Due altri casi provenienti da India, uno dall’Ungheria e uno dall’Egitto. La situazione è sotto controllo ma non bisogna abbassare la guardia. La diffusione è moderata frutto per lo più di casi di importazione”. Lo spiega l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
“La comunità del Bangladesh – aggiunge – sta collaborando attivamente e prosegue senza sosta l’attività ai drive-in per il contact tracing. Abbiamo aperto anche i drive-in del San Giovanni e piazzale Tosti. Nella Asl Roma 1 un caso positivo nelle ultime 24h: si tratta di una donna asintomatica individuata al tampone domiciliare e contatto di un caso già noto. Nella Asl Roma 2 dei 7 nuovi casi, sono 6 quelli riferiti all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in con link con voli internazionali da Dacca già attenzionati. Nella Asl Roma 3 sono quattro i nuovi casi giornalieri e di questi due riguardano persone di nazionalità Bangladesh con un link con voli di rientro dal Bangladesh già attenzionati. Un caso riguarda una donna di 45 anni di nazionalità egiziana con link familiare di un caso già noto. Nella Asl Roma 6 un caso nelle ultime 24h si tratta di una donna di rientro da Budapest (Ungheria), sono state avviate le procedure del contact tracing internazionale.
Infine per quanto riguarda le province registriamo sei casi nelle ultime 24h nella Asl di Latina si tratta di due uomini di nazionalità indiana e di rientro dall’India senza collegamenti tra loro e per i quali sono state attivate le procedure del contact tracing internazionale. Gli altri quattro casi riguardano un unico nucleo familiare di Formia posto in isolamento. Rieti si conferma per il quarto giorno consecutivo COVID Free, mentre a Frosinone rimane un solo caso in isolamento. Si registrano zero decessi nelle ultime 24h
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