Ucciso a 18 anni, indaga l’Antimafia: fratello vittima ritenuto vicino ai Bidognetti

 

Ucciso a 18 anni, indaga l’Antimafia: fratello vittima ritenuto vicino ai Bidognetti

 

AVERSA. Sara’ la Direzione distrettuale antimafia di Napoli ad indagare sull’omicidio a Casoria del 18enne Antimo Giarnieri, ucciso con quattro colpi di pistola calibro 7.65. Al momento gli investigatori e gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi.

 

Insieme con il giovane, deceduto nell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli poco dopo il suo arrivo nel pronto Soccorso, e’ stata ferita anche una seconda persona, un altro giovane, anch’egli incensurato e non ancora diciassettenne.

 

Le sue condizioni non sono gravi: potrebbe quindi fornire utili informazioni agli inquirenti. La dinamica dell’accaduto ha tutte le caratteristiche dall’azione di stampo camorristico e, sottolineano fonti investigative, c’e’ una evidente sproporzione tra la violenza del raid (sono stati esplosi almeno sette colpi) e le persone prese di mira.

 

Si indaga sia nella vita privata che nei legami di parentela. Il fratello di Antimo, Vittorio Giarnieri, 27 anni, fu arrestato nel 2017 nell’ambito dell’inchiesta sulla Nuova Gerarchia Casalese. La Dda scoprì un gruppo emergente che, con la benedizione della famiglia Bidognetti, organizzava attentati ai danni delle attività commerciali estendendo l’influenza nell’area tra l’agro aversano e il giuglianese.

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