L’abbraccio di un popolo: l’addio a Clara. Ricostruite le ultime ore

 

L’abbraccio di un popolo: fissato l’addio a Clara. Ricostruite le ultime ore

 

MARCIANISE. Una città sospesa. Non si parla, non si urla, al massimo si singhiozza e ci si fanno tante domande. Domande con risposte invisibili come quel destino che strappato all’affetto dei suoi cari e del suo bimbo di pochi mesi una giovane mamma.

 

Un dolore lacerante che tutta la città esprimerà domani mattina quando saranno celebrati nella chiesa dell’Annunziata a Marcianise i funerali di Clara Scalera, la 32enne di Marcianise trovata morta questa mattina nella sua abitazione di via GianBattista Novelli.

 

La salma di Clara arriverà alle 9,30 nella chiesa dove un’ora dopo comincerà la funzione. Una cerimonia alla quale Marcianise parteciperà con grande trasporto seppur nel rispetto delle normative Covid.

 

La morte di Clara Scalera è una tragedia improvvisa e per questo ancora più lacerante. La giovane non soffriva di alcuna patologia seria e poco più di cinque mesi fa aveva dato alla luce il suo piccolo Angelo serenamente. Lei, insegnante in una scuola materna di Portico, e il bimbo erano soli in casa quando è stata colpita dal malore che purtroppo le è stato fatale: il marito, che era al lavoro, ha provato a contattarla inutilmente e a quel punto ha fatto scattare l’allarme.

 

Si è recato immediatamente a casa trovando la moglie esanime: nemmeno l’intervento del 118 è servito a salvarle la vita. Centinaia in queste ore i messaggi di vicinanza ad una famiglia stimatissima a Marcianise: il padre, Alberto, è un vigile urbano di lungo scorso. Clara era molto legata alle sorelle Marianna e Giulia (architetto), chiamate ora al compito difficile di far rivivere negli occhi del loro nipotino il bagliore e la luce che emanava il sorriso della sua dolce mamma.

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