Covid, giro di vite della Finanza: oltre mille violazioni tra furbetti e commercianti nel Casertano

 

CASERTA. A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo delle fiamme gialle ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.

 

Nel primo periodo dell’emergenza sono stati impiegati fino a 100 militari al giorno nei servizi di ordine e sicurezza pubblica per il controllo degli spostamenti e circa 12.000 sono stati i controlli svolti dalla Guardia di Finanza di Caserta, a partire dallo scorso mese di marzo, per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19. Quasi 1.500 i soggetti, a vario titolo, verbalizzati per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza.

 

Nei confronti degli esercizi commerciali, invece, sono state complessivamente 122 le violazioni accertate e oltre 400 i controlli amministrativi svolti su richiesta della Prefettura nei confronti delle imprese che avevano comunicato di voler continuare le attività perché rientrati nelle filiere produttive strategiche.

 

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.

 

Nei primi mesi del 2020, per i reati di contraffazione e frode in commercio nonché per violazioni alle norme in tema di sicurezza prodotti, sono stati denunciati oltre 40 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione e sottoposti a sequestro oltre 1,5 milioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale, circa 1.000 confezioni e 14.000 litri di disinfettante prodotto illecitamente, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente alla filiera commerciale, fino ai produttori o agli importatori dei prodotti irregolari.

 

Da ultimo, i Reparti dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno ultimato i controlli sulla veridicità di migliaia di autocertificazioni presentate dai soggetti che hanno beneficiato dell’elargizione dei cc.dd. “bonus spesa COVID-19” da parte dei principali enti locali della Provincia di Caserta. Il raffronto analitico tra i singoli dati dichiarati e quelli risultanti dalle banche dati in uso al Corpo ha permesso così di scoprire ben 542 “furbetti” che, dichiarando il falso, hanno ottenuto illegittimamente il contributo straordinario, per un importo complessivo illecitamente percepito che supera i 100.000 euro, in realtà destinato alle sole famiglie in evidente stato di bisogno e maggiormente colpite dagli effetti economici derivanti dall’emergenza sanitaria, con priorità per quei nuclei familiari che non risultassero percepire alcun altro sostegno pubblico.

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