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“A Pinetamare l’acqua è gialla e torbida”: la stagione balneare è tutta in salita. LE FOTO
CASTEL VOLTURNO. Che l’estate 2020 sarebbe stata difficile lo avevano capito tutti al momento del lockdown. Ma anche superata la fase critica dell’epidemia, restano troppe trappole sulla strada di un tuffo sul litorale domizio. Prezzi in aumento, giugno con clima autunnale ed ora anche l’acqua.
Se col lockdown il mare era tornato cristallino anche dalle parti di Castel Volturno nel weekend appena trascorso la situazione è tornata quella tristemente nota.
“Mare di nuovo di colore giallo – verde fluorescente torbido con plastiche, assorbenti, schiumetta e altre schifezze in superficie. Eppure in questi giorni l’Arpac ha assicurato sull’eccellenza sulla qualità delle acque del litorale casertano. O ci sono sversamenti abusivi incontrollati o non si sa cosa pensare…Mah!!!” hanno denunciato gli ambientalisti di Terra Nostrum pubblicando le foto della situazione di Pinetamare sabato pomeriggio.
Il report Arpac sulle coste campane
Arpac ha completato i controlli cosiddetti “pre-stagionali” sulla qualità delle 328 acque di balneazione in cui è suddiviso il litorale campano. Quest’anno il monitoraggio, normalmente svolto a partire da aprile, è stato avviato lo scorso 25 maggio a causa dell’emergenza Covid-19, sulla scorta delle indicazioni del Ministero della Salute e dei provvedimenti della Regione Campania per il contenimento della pandemia.
«La situazione della balneabilità in Campania», spiega la referente Arpac per le acque di balneazione, Emma Lionetti, «rispecchia al momento, con poche variazioni, quanto indicato dalla Deliberazione di Giunta Regionale n. 680 del 30 dicembre 2019, in cui sono elencate le aree di qualità “scarsa” e dunque da interdire alla balneazione ai sensi della normativa vigente. In questo provvedimento, la costa contraddistinta da acque di qualità scarsa rappresenta circa il 3% del totale della costa monitorata dall’Agenzia».
A seguire indichiamo le principali variazioni, emerse nel corso del monitoraggio svolto finora nel 2020.
Nell’area, classificata come “eccellente”, denominata “Spiaggia Le Sirene”, compresa nel comune di Amalfi, si è registrato, in esito al prelievo dello scorso 25 maggio, un superamento dei limiti di legge, per il parametro “Enterococchi”, probabilmente dovuto all’apporto di acque reflue e a problematiche nella condotta di scarico sottomarina. Il superamento è rientrato nei limiti con i prelievi suppletivi ma poi successivamente si è manifestato nuovamente in esito al prelievo del 15 giugno, per cui quest’area risulta da interdire temporaneamente alla balneazione.
Nell’area, classificata come “buona”, denominata “Pineta Grande”, compresa nel comune di Castel Volturno, si è verificato un superamento dei limiti di legge su entrambi i parametri batteriologici, probabilmente dovuto all’influenza negativa della vicina foce dei Regi Lagni. Il superamento è poi rientrato con i risultati dei prelievi suppletivi e dunque questa area è al momento da considerare balneabile.
Il prelievo favorevole effettuato nell’area denominata “Lungomare di Sapri”, nell’omonimo comune, ha consentito di riammettere alla balneazione quest’area, precedentemente classificata come “scarsa”, adesso considerata di “Nuova classificazione”, dopo che l’amministrazione comunale ha avviato la procedura di riammissione documentando alla Regione le azioni di risanamento per il recupero ambientale. Lo stesso è accaduto nel comune di Cetara (Salerno), specificamente per l’area denominata “Marina di Cetara”.
A causa della presenza di schiume rade e a strie, è stato effettuato anche un campionamento in emergenza nelle acque prospicienti il comune di Monte di Procida per la ricerca di parametri aggiuntivi quali idrocarburi, fitoplancton e tensioattivi, indicatori di contaminazione da scarichi civili, campionamento che però non ha fatto riscontrare alcuna negatività.
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