Ufficiale: deciso election day a settembre. Si vota domenica e lunedì

 

NAZIONALE. Via libera definitivo del Senato con voto di fiducia, al termine di una giornata particolarmente convulsa, al decreto legge sulle elezioni suppletive, regionali e comunali, con l’election day anche per il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari. Il provvedimento è passato con 145 sì, 2 contrari (Emma Bonino e Matteo Richetti), con le assenze per protesta del centrodestra, mentre il senatore Riccardo Nencini, pur presente, non ha partecipato al voto.

 

A breve è attesa la firma e la promulgazione da parte del Capo dello Stato, visto che il provvedimento sarebbe decaduto domani se non convertito in legge. Ora si attende che il governo, d’intesa con le Regioni, fissi la data per l’apertura delle urne, su due giorni per le esigenze sanitarie legate al coronavirus, cosa che avverrà “in tempi brevissimi”, come ha assicurato il sottosegretario all’Interno Achille Variati. Il 20 e il 21 settembre sembra essere quella più probabile.

 

Per l’emergenza sanitaria è stato ridotto ad un terzo il numero minimo di sottoscrizioni richieste per la presentazione delle liste e candidature per le elezioni comunali e regionali, salvo diversa disposizione adottata, per queste ultime, dalle Regioni. Viene poi stabilita l’applicazione delle norme sulla par condicio.

 

REFERENDUM ED ELECTION DAY

 

Il nodo che ha suscitato maggiori polemiche nell’esame del decreto legge è quello relativo all’election day e conseguentemente alla data in cui si svolgeranno le elezioni, considerando che in alcuni Comuni potrebbe essere necessario il ballottaggio. Già a marzo il cosiddetto decreto ‘Cura Italia’ aveva prorogato il termine di indizione del referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari portandolo da 60 a 240 giorni dalla comunicazione di ammissibilità. Quindi il governo avrà tempo fino al 19 settembre, ma la consultazione dovrà svolgersi in una data compresa tra i 50 e i 70 giorni successivi. Per votare il 20 settembre occorrerebbe perciò indire il referendum tra il 12 luglio e il 2 agosto.

 

REGIONALI

Per quanto riguarda le elezioni regionali, viene prolungata di tre mesi la durata in carica dei consigli regionali, il cui rinnovo era previsto entro il prossimo 2 agosto 2020 e si stabilisce che le elezioni si svolgano nel periodo tra 15 e 60 giorni successivi al termine della nuova scadenza del mandato o nella domenica-lunedì compresi nei 6 giorni ulteriori. Le elezioni potranno perciò svolgersi nel periodo dal 15 settembre al 5 novembre, con la prima data utile il 20-21 settembre e l’ultima il primo-2 novembre. In pratica la legislatura che in Liguria, Veneto, Toscana, Marche, Campania e Puglia scadeva lo scorso 31 maggio è stata prolungata al 31 agosto. 4

COMUNALI

 

Passando alle Comunali, il turno annuale ordinario del 2020 viene spostato ad una domenica compresa tra il 15 settembre e il 15 dicembre, anziché tra il 15 aprile e il 15 giugno. Nello stesso periodo si voterà anche per l’elezione dei consigli comunali e circoscrizionali che devono essere rinnovati per motivi diversi dalla scadenza del mandato, se le condizioni che rendono necessarie le elezioni si sono verificate entro il 27 luglio 2020. Si stabilisce tuttavia che quest’ultima disposizione non si applica alle elezioni degli organi circoscrizionali nei Comuni, come ad esempio Roma, dove il Consiglio comunale rimarrà in carica fino alla scadenza naturale prevista nel 2021.

 

PROVINCIALI

Previsto infine che le elezioni dei presidenti di Provincia e dei Consigli provinciali in scadenza nel 2020 si svolgano entro 90 giorni dalle elezioni dei Consigli comunali, con la conseguente proroga della durata del mandato fino al rinnovo degli organi.

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