L’AGGIORNAMENTO
SANTA MARIA CAPUA VETERE. E’ di otto agenti penitenziari feriti il bilancio della rivolta dei detenuti al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Sei agenti sono rimasti feriti quando due extracomunitari del Reparto Danubio, nella tarda serata di ieri, hanno aggredito gli agenti che li portavano in infermeria dopo che uno dei due aveva dato fuoco alla propria cella.
Altri due agenti sono rimasti feriti stamani quando e’ scoppiata la rivolta nello stesso reparto, con decine di detenuti che si sono impossessati del reparto. Secondo quanto riferisce l’Ansa gli agenti che si sono rifiutati di intervenire per non aggravare la loro situazione, essendo molto gia’ indagati per i presunti pestaggi di detenuti avvenuti il sei aprile scorso al carcere.
Disordini nel Carcere di Santa Maria Capua Vetere. Detenuti si impossessano del reparto Danubio, torture contro agenti polizia penitenziaria.
La segreteria SIPPE e Sinappe Campania: “Nella mattinata di oggi un gruppo di detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere hanno assaltato il reparto “Danubio”, aggredendo e torturando il personale di polizia penitenziaria che – dopo essere stato indagato dalla Procura per presunte torture ai detenuti – teme ulteriori ripercussioni nel tentare di riportare l’ordine e la sicurezza in carcere”. A dichiararlo sono Michele Vergale del SIPPE e Luigi Vargas del SINAPPE, sindacati della Polizia Penitenziaria.
Già questa notte un detenuto aveva aggredito dei poliziotti nell’area infermeria e questa mattina gli agenti, per protesta, non volevano iniziare il servizio perché – sostengono i sindacalisti – non c’è più la possibilità di lavorare serenamente e il personale si sente abbandonato dal Dap e dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che non ha espresso alcuna parola di conforto ai suoi uomini dopo quanto accaduto nei giorni scorsi, dove 44 agenti si sono visti notificare davanti ai parenti dei detenuti avvisi di garanzia.
Sul posto è arrivato immediatamente il Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per la Campania e il Vice Capo del Dap Tartaglia.
Il SIPPE ha chiesto più volte l’istituzione delle squadre antisommossa della Polizia Penitenziaria- aggiunge Vergale – che possano intervenire in questi casi e che siano addestrati e tutelati; altrimenti si rischia di perdere definitivamente il controllo delle carceri che passerebbe irrimediabilmente alla criminalità organizzata. Il Ministro della Giustizia – concludono Vergale e Vargas – si assuma la responsabilità politica del fallimento del sistema penitenziario e dell’assenza di una concreta progettualità, sia della Polizia Penitenziaria sia del sistema carcerario stesso. “
SANTA MARIA CAPUA VETERE. E’ stata placata la rivolta al carcere di Santa Maria Capua Vetere dove questa notte circa 45 detenuti del settore Danubio che racchiude persone ritenute ‘problematiche’, hanno aggredito sei agenti della penitenziaria che hanno provato ad appiccare fiamme dando fuoco alcune suppellettili nell’infermeria. I rivoltosi sono stati isolati mentre invece continua la protesta simbolica degli agenti della penitenziaria che non entrano nell’istituto e sono fermi davanti al piazzale. In totale sarebbero 8 gli agenti feriti.
Quasi 50 i detenuti hanno preso in mano il reparto Danubio del carcere di Santa Maria Capua Vetere. All’interno del reparto sono presenti detenuti in regime disciplinare e soggetti al regime di sorveglianza particolare previsto dal 14 bis, alcuni dei quali, si apprende da fonti sindacali, provenienti dal carcere di Foggia trasferiti dopo i tumulti dello scorso marzo. Si tratta dello stesso reparto nel quale si trovano i due detenuti autori dell’aggressione la scorsa notte ai danni di sei agenti.
Uno dei due detenuti si è reso protagonista di un’altra aggressione questa mattina sempre nei confronti di un agente della polizia penitenziaria. Sul posto sono presenti il vicecapo del Dap Roberto Tartaglia e il provveditore regionale Antonio Fullone. I detenuti lamentano condizioni e trattamenti “inumani” e chiedono la chiusura del regime del 14 bis e della videosorveglianza.
Secondo alcune fonti c’è stata in una trattativa tra i detenuti che hanno preso il controllo del reparto Danubio del carcere di Santa Maria Capua Vetere e le autorità presenti sul posto, tra le quali il provveditore regionale dell’amministrazione carceraria Antonio Fullone e il vicecapo del Dap Roberto Tartaglia.
Lo riferisce Leo Beneduci, segretario generale del sindacato Osapp in un video caricato su Youtube. Secondo quanto riferisce Beneduci, “i detenuti hanno chiesto la chiusura del regime del 14 bis, la chiusura della videosorveglianza, hanno lamentato trattamenti inumani da parte dei poliziotti penitenziari e che persino medici e infermieri non provvederebbero alla cura della loro salute”.
Beneduci spiega di ritenere “assolutamente inutile spiegare perché queste condizioni si verifichino e chi paga quello che altri organi determinano. Aspettiamo l’evoluzione della situazione – aggiunge – fermo restando che il carcere di Santa Maria Capua Vetere è nel caos più completo e che in quel reparto da almeno quattro mesi ci sono situazioni gravissime, giovedì sera gli stessi detenuti avevano aggredito un comandante e altri agenti. Queste sono le condizioni che dovrebbero garantire la sicurezza e il recupero dei detenuti, queste sono le condizioni create dall’attuale politica penitenziaria. Al ministro assente chiediamo risposte urgenti”, conclude.
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