CASERTA. Nonostante molti benefit siano già stati erogati si allarga il lavoro degli investigatori impegnati a garantire che i sussidi stanziati dallo Stato per l’emergenza Covid-19 vadano effettivamente a chi ne ha bisogno. Sono ormai settimane che i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta girano per i Comuni setacciando gli elenchi dei beneficiari dei bonus spesa. L’ultimo controllo in ordine di tempo è avvenuto nei giorni scorsi a Vairano Patenora.
In molti casi i nominativi sono stati trasmessi preventivamente dalle fiamme gialle: grande lavoro nell’agro aversano dove già molti sindaci avevano sollevato perplessità sui ticket elargiti a qualche “povero col Suv”. Accanto alle verifiche sui buoni spesa negli ultimi giorni l’attenzione degli investigatori si sta concentrando anche sui bonus 600 euro elargiti a partite Iva e professionisti.
In realtà chi ha presentato domanda non avendo i requisiti rischia di vedersi sfilare il bonus ma c’è chi è disposto a fare letteralmente “carte false” per ottenere il sussidio. E’ accaduto a Frattamaggiore dove un 40enne è stato denunciato dai carabinieri perché ha provato ad incassare l’indennità per lavoratori autonomi prevista dai recenti decreti emanati durante l’emergenza coronavirus e per farlo ha falsificato carta di identità e tessera sanitaria.
Il pakistano infatti si è presentato in ufficio postale e ha esibito una carta di identità e una tessera sanitaria palesemente contraffatte sulle quali aveva incollato una sua foto. La dipendente che ha accolto il 40enne e la sua domanda di sussidio si è insospettita e temporeggiando ha allertato i carabinieri. L’uomo, al quale sono stati sequestrati i documenti, dovrà rispondere di tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità materiale commessa dal privato.