SANTA MARIA CAPUA VETERE. Mirra esce allo scoperto e fa chiarezza sui sette casi di guariti tornati positivi nel Casertano: dei sette i residenti a Santa Maria Capua Vetere sono soltanto due, cioè madre e figlio, parenti del caso1, annunciati dal sindaco il giorno prima.
“E’ opportuno un chiarimento rispetto ad una notizia che, da ieri sera, circola su diversi organi di informazione seconda la quale ci sarebbero nella nostra Città “sette pazienti tornati positivi al Covid dopo la guarigione”.
A tal proposito abbiamo chiesto agli organi competenti e alle agenzie di stampa di provvedere ad una opportuna precisazione in quanto il numero dei pazienti tornati positivi riguarda l’intero territorio provinciale e non il Comune di Santa Maria Capua Vetere il cui numero di cittadini positivi è di due.”
Una dichiarazione che fa chiarezza dopo quanto riportato dall’Ansa che, dopo aver sentito il direttore dell’Unita’ operativa di Malattie infettive dell’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta Paolo Maggi, aveva evidenziato che la “ripositivizzazione delle sette persone riguarda un’area circoscritta, quella del comune di Santa Maria Capua Vetere, il piu’ colpito nel Casertano in termini di contagiati e deceduti” dando luogo ad una caccia al “guarito-positivo”.
Oltre ai due casi sammaritani, un terzo riguarderebbe una donna originaria di Cellole che vive però altrove e un quarto in un Comune dell’Appia. Per chiarimenti ulteriori si attende il report quotidiano dell’Asl.
In ogni caso il pericolo di essere contagiati da questi guariti-positivi appare basso: “Ritengo poco probabile una riattivazione del virus o una forma di reinfezione da Coronavirus in relazione alla positivita’ di persone risultate gia’ guarite. Si tratta di situazioni che potrebbero rientrare nella casistica dei falsi negativi, che si attestano ad oltre il 20%”.