Caserta. Il manager Vincent Spina interviene a sostegno del Mondo dello Spettacolo.
Devo dire, con mio sommo e sommesso rammarico, che i numeri sono tutt’altro che incoraggianti. Tutti mi conoscono per la mia passione e per la mia positività. Tuttavia bisogna essere realisti, soprattutto in momenti difficili come questi. Sia nel mondo dello Spettacolo che dello Sport e della Cultura in genere, ci si trova in una fase delicatissima, reduci già da una crisi almeno decennale, che porta, attraverso un poderoso stallo, a gravose perdite in termini economico/finanziari. Mi sia consentito di aggiungere che a tutto ciò si affianca inesorabilmente un altro aspetto non da poco, sul piano materiale ma anche psicologico, ovverosia un forte immobilismo professionale che probabilmente il Mondo intero ed il Mondo dell’Arte cui mi sto riferendo nel dettaglio mai e poi mai ha vissuto dal dopoguerra ad oggi.
Da una mia attenta anamnesi, godendo di un privilegiato osservatorio analitico, la situazione dei lavoratori dello Spettacolo è, sia in Campania che nel resto del Paese, aggiungerei del Mondo, palesemente preoccupante e pertanto si abbisogna di un intervento serio in termini di efficacia ed efficienza a sostegno dell’intera categoria, ma soprattutto a tutti i livelli, ciò è un obbligo, a mio modesto avviso, sì da evitare conseguenze gravose e vergognose, vista anche la nostra gloriosa Storia, che potrebbero ricadere sull’intera scena culturale italiana. Pare che, da talune ricerche operate dai miei Collaboratori, secondo anche i dati Enpals, in questa fase, succedanea all’emergenza Coronavirus, vi siano all’incirca 400.000 persone che non stanno lavorando e che sono in serie difficoltà non potendo tornare a lavorare e non sapendo quando ed a quali condizioni reintegrarsi, nel Mondo dell’ Arte.
Pensiamo anche al fatto che i Live, siano essi Concerti o Rappresentazioni Teatrali ed altro, penso anche ai tanti Corsi ed attività di Formazione, non possono aver luogo e non si sa quando si ritornerà, soprattutto. Secondo la mia esperienza, il dato più interessante ed al contempo preoccupante sarà anche il modus in cui si tornerà ad operare, perché sarà necessario un intervento serio anche in questa direzione ma sarà anche importante dare la possibilità a tutti di potersi uniformare. Sono anni che mi batto a che, in tutti i Progetti, non vi sia una discriminazione eccessiva tra gli operatori.
Mi spiego. Come nel Mondo dello Sport anche nel Mondo dell’Arte vi è una differenza in termini contrattuali, ad esempio, inconcepibili tra un Attore noto ed un Attore meno noto, ciò è giusto perché siamo in un contesto in cui valgono le regole di mercato ma un’eccessiva sperequazione lede a mio avviso ogni regola civica se non costituzionale, oltreché etica! Dovevo dirlo! Tutti meritano rispetto!
I meriti non sempre portano al successo se poi vogliamo dirla tutta. Sarebbe lunga ma io non perdo mai occasione per far sentire in tutti i consessi la mia voce. L’unica cosa che mi preme dire a chiusura è che oggi più di ieri vi è un concreto bisogno, per fronteggiare una situazione senza precedenti e di chiara emergenza, di ricompattarsi. Essere tutti uniti seppur lontani fisicamente per necessità, sì da mostrare che chi opera nell’ambito della Cultura a tutti i livelli non è solo un ‘Intrattenitore’ ma una persona che opera con l’ingegno ed il cuore a beneficio prima che di sé degli altri, di un’intera Collettività.
Sarò sempre dalla Vostra parte.
Vincent Spina