“Mascherina via solo per mangiare e 4 metri di distanza”: ecco il documento per ristoranti. Alt a eventi e nozze

 

NAZIONALE. Siamo ormai entrati all’ultima curva della riapertura, quella che ci permetterà anche di andare al ristorante ovviamente con le dovute precauzioni. C’è già una bozza di documento stilato dall’Inail e dal Comitato Scientifico per consentire la ripartenza di pub, pizzerie e simili già da lunedì nelle regioni meno a rischio.

 

Mascherina indossata anche nel locale (tranne quando si è tavola), distanza di 4 metri tra tavoli e prenotazione obbligatorie. “Le sedute dovranno essere disposte in maniera da garantire un distanziamento fra i clienti adeguato tenendo presente che non è possibile predeterminare l’appartenenza a nuclei in coabitazione. In ogni caso, va definito un limite di capienza predeterminato, massimo prevedendo uno spazio che di norma dovrebbe essere non inferiore a 4 metri quadro per ciascun cliente, fatto salvo la possibilità di adozioni di misure organizzative come, ad esempio, le barriere divisorie” si legge nel documento anticipato questa mattina da “Il Mattino”.

 

Niente catering, buffet e quindi stop ad eventi come matrimoni, comunioni ed altri banchetti. Il menu non sarà più cartaceo ma visibile su lavagne, app o al massimo fogli monouso. Per i clienti ci sarà l’obbligo di indossare la mascherina quando si va alla cassa a pagare o si va in bagno.

 

Come fatto trapelare ieri saranno linee guida e regole generali uguali per tutti e differenziazioni territoriali a seconda dell’andamento della curva del contagio: in caso di risalita, il governo potra’ intervenire per disporre nuove chiusure. L’accordo è arrivato al termine della videoconferenza tra i governatori e l’esecutivo, con al tavolo anche il premier Giuseppe Conte oltre ai ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia. “Inizia la fase della responsabilita’ per le Regioni” ha ribadito ai governatori il ministro per le Autonomie Francesco Boccia che gia’ da giorni aveva aperto alla possibilita’ di procedere ad aperture differenziate a seconda della condizione in cui si trovano i diversi territori e aveva puntato sulla ‘responsabilizzazione’ delle Regioni. “Se i contagi andranno giu’, potranno riaprire anche altre cose, se i contagi saliranno su, dovranno restringere” ha poi ribadito.

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