Capodrise (Luisa Palazzo). Arriva, la fase 2 anche nel quartiere San Donato. La tensione collettiva, quella per intenderci, motivata dal rispetto delle regole e dalla presa di coscienza, si stempera in pericolosa consapevolezza, in deviante trasversalità, deleteri, per il ripristino del bene comune.
Fuorviato, da un eccesso di informazione che sposta il baricentro da una comunicazione essenziale ed efficace, senza inutili orpelli, il quartiere, vive la sua fase, ai limiti del paradosso.
Ai tempi dei “rivalutati congiunti”, l’amore si rinnova ogni sera, incurante del flagello, i ragazzi si baciano e si abbracciano, per essere stati distanti ieri, gli adulti passeggiano, desiderosi di scoprire, nuovi ed imprevedibili scenari. Gli assembramenti si moltiplicano, la mascherina diventa opzione, l’obbligo un ricordo, la sorveglianza un quieto vivere.
Ne consegue, un messaggio destabilizzante, arido di un consolidato retaggio culturale e familiare, scenario di un celere ritorno alla fase 1