Software per i malati di Covid, la sfida casertana all’App Immuni per la Fase2: “Meno invasivo per privacy”

 

SAN NICOLA LA STRADA. Una piattaforma per la gestione domiciliare dei pazienti che manifestano sintomi Covid, che consente a medici di base, medici interdistrettuali, operatori di camper deputati ai tamponi, tecnici di laboratorio e pazienti di scambiarsi dati e informazioni. In questa emergenza Coronavirus sono tante le persone che positive al Covid o con il timore di esserle trovano difficoltà nell’assistenza o semplicemente nel comunicare con un medico. Così la ditta Gesan, di San Nicola la Strada ha creato una piattaforma dal nome Sic 2019 (Sorveglianza sanitaria Covid, che ha messo a disposizione gratuitamente dell’Asl Napoli1. Proprio in questi giorni il direttore generale Ciro Verdoliva ha firmato il provvedimento:  “Il sistema permette agli operatori sanitari – recita la nota della Asl – di prescrivere e monitorare l’isolamento domiciliare dei casi positivi e sospetti nonché di creare direttamente ed indirettamente, tramite il paziente, la mappa dei contatti”.

 

Si tratta di un software meno invasivo rispetto al’applicazione scelta dal Governo “Immuni”. Prima di accogliere la proposta della Gesan, l’Asl ha fatto analizzare il processo al responsabile della protezione dei dati, che ha espresso parere favorevole.

 

In pratica con questo sistema il medico di medicina generale segnala sulla piattaforma il caso sospetto di Coronavirus. I medici interdistrettuali dell’Asl ricevono l’avviso sulla piattaforma e, se a loro volta ritengono che il sospetto sia fondato, prescrivono il tampone per il paziente. Le richieste sono gestite dal sistema, che le smista sulla base della competenza per territorio, ad uno dei cinque camper destinati ad effettuare i tamponi a domicilio. Una volta eseguiti i test, sono i camper a portarli all’ospedale San Paolo, dove saranno analizzati. I risultati delle analisi convergono poi nella piattaforma e sono associati ad un codice al quale corrisponde un determinato paziente. Se il risultato è positivo scatta un sistema di sorveglianza sanitaria da remoto. Ma il processo non si ferma qui, Sic 2019 consente di seguire il paziente anche dopo il tampone. Sì, perchè la persona contagiata ogni giorno deve compilare un questionario che permette al medico dell’Asl di monitorare lo stato di salute. Riporta se ha sintomi oppure no, se ha febbre. E se omette di farlo, il medico invia un sms sulla piattaforma per ricordarglielo. Nel sistema informativo sul coronavirus convergono anche i nominativi dei contatti stretti del paziente, delle persone che sono entrate in relazione con lui e che potrebbero dunque essersi infettate. Questi sono inseriti in base alle dichiarazioni del paziente. I contatti dovrebbero, poi essere monitorati e seguiti per verificare che non presentino sintomi da Covid. Se necessario, anche per essi tramite la piattaforma sarà possibile chiedere il tampone.

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