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Covid-19. Fase 2, l’appello del Sindaco ai cittadini: “Usate il buon senso”
Calvi Risorta. In vista della fine della “fase 1“, in cui sono state messe in atto le misure di contenimento contro il Covid-19, e dell’avvio verso la “fase 2” che prevede un periodo di “convivenza con il virus” in cui saranno adottate progressivamente, a partire dal 4 maggio, misure più lievi rispetto a quelle attuali, il Sindaco Giovanni Lombardi ha rivolto un appello ai cittadini caleni:
“Tra pochi giorni si passerà alla fase 2.
Una fase in cui la totale tutela dello Stato, garantita dalle misure di restrizione, lascerà il posto ad una nuova forma di protezione: il buon senso di ciascuno di noi.
L’appello che rivolgo alla mia cittadinanza è quello di non vanificare i risultati che, con grande diligenza e spirito di sacrificio, siamo riusciti ad ottenere in questi 50 giorni.
Non vanifichiamo la grande occasione che abbiamo avuto rispetto ai nostri connazionali meno fortunati residenti in molte regioni del nord.
Questo tipo di misure non consente più un capillare controllo da parte delle Forze dell’Ordine perché, se ci recheremo a casa di un nostro congiunto, nessuno, se non la nostra coscienza, potrà controllare se avremo la mascherina o se rispetteremo la distanza di sicurezza ma ci tengo ad evidenziare che qualunque atteggiamento non rispettoso delle norme di sicurezza rischia di farci fare molti passi indietro“.
Conclude poi Lombardi: “Non credo sia opportuno né tantomeno utile stare qui a discutere sulle motivazioni di questa decisione: il Presidente del Consiglio dei Ministri ha comunicato queste direttive e bisogna rispettarle!
Tutti noi dobbiamo avere la consapevolezza che in questa fase si è deciso di dare la giusta importanza alla ripresa economica ma un eventuale e funesto ritorno al lockdown segnerebbe, oltre che il crollo del nostro sistema economico, anche e soprattutto un numero di vittime che non possiamo consentirci.
Indossiamo la mascherina e rispettiamo il distanziamento sociale.
Se ami l’Italia, mantieni le distanze”.
La speranza è che, attraverso il buon senso di tutti e il rispetto delle regole fissate nel nuovo DPCM “Se ami l’Italia, mantieni le distanze”, si vada incontro alla “fase 3” ossia la fase che indicherà l’uscita dall’emergenza e il ritorno alla “normalità”.