CASAPESENNA. Il tribunale di Sorveglianza di Sassari ha disposto la scarcerazione di Pasquale Zagaria, fratello del boss dei Casalesi, Michele Zagaria. Pasquale Zagaria, che era detenuto al 41bis in Sardegna, ha ottenuto 5 mesi di arresti domiciliari per gravi problemi di salute. Recentemente, infatti, era stato operato di tumore e, a causa dell’emergenza sanitaria che aveva trasformato l’ospedale di Sassari in reparto Covid, non poteva piu’ essere sottoposto a chemioterapia. Sara’ trasferito nel Nord Italia ai domiciliari.
Zagaria venne arrestato nel giugno del 2007 ed e’ considerato dagli inquirenti la mente economica del clan, dopo aver trasferito il settore di maggior interesse dei Casalesi, il cemento, a Parma, citta’ nella quale, grazie a lui, la cosca ha pilotato l’aggiudicazione di appalti a ditte ‘amiche’. Lo scorso anno il magistrato di sorveglianza di Cuneo aveva ridotto di 210 giorni la sua pena (che dovrebbe scontare entro il 2027) accogliendo l’istanza dei suoi difensori per aver subito un trattamento inumano nei periodi di detenzioni trascorsi a Poggioreale, Cuneo, Lecce e Nuoro.
“Ennesimo boss mafioso pluricondannato fuori dal carcere per emergenza Covid-19. Questa volta a beneficiarne e’ stato Pasquale Zagaria, del clan dei Casalesi. La Lega ha chiesto al ministro della Giustizia Bonafede di riferire urgentemente in commissione Antimafia. Vogliamo capire cosa il Guardasigilli intenda fare affinche’ i detenuti piu’ pericolosi non ritornino nei loro territori. Non possono essere i cittadini a pagare il prezzo dell’incapacita’ del governo nell’amministrazione delle carceri e nel garantire la sicurezza della polizia penitenziaria e dei detenuti”.
Cosi’ i parlamentari della Lega in commissione Antimafia: Gianluca Cantalamessa, Andrea Dara, Lina Lunesu, Enrico Montani, Luca Paolini, Pasquale Pepe, Erik Pretto, Gianni Tonelli, Francesco Urraro.