Tensione in comune sui buoni spesa, arrivano i carabinieri. La solidarietà dei partiti

Cesa. Le forze politiche del Pd, Psi, Italia Viva, Campania Libera, Futuro Cesano, Centro Democratico, Art. 1, con il presente documento intendono esprimere solidarietà alla Responsabile dell’Area Servizi Sociali del Comune di Cesa Signora Enza Bortone.

 

 

 

Abbiamo avuto modo di leggere ed apprendere quanto avvenuto sabato mattina e restiamo basiti dinanzi all’atteggiamento del consigliere comunale di minoranza Raffaele Bencivenga che, con gli uffici comunali chiusi, ha preteso di visionare ed estrarre copia degli elenchi dei beneficiari dei buoni spesa.

Addirittura sono stati allertati i Carabinieri per avere dei documenti che, tranquillamente, potevano essere consegnati il lunedì mattina successivo.

Di fronte all’intransigenza (?) del consigliere Bencivenga, il quale adombrava “nubi e foschie dense” sulla lista dei beneficiari, ipotizzando chissà quali “oscuri misteri” contenesse la stessa, gli amministratori comunali presenti hanno contattato la responsabile dell’ufficio, affinchè sopraggiungesse negli uffici comunali chiusi e consegnasse quanto richiesto.

Appare superfluo sottolineare che:

  1. L’unico soggetto legittimato a consegnare documenti era la responsabile dell’ufficio servizi sociali;

  2. solo l’abnegazione, il senso di attaccamento al lavoro ed all’ufficio, l’alto senso di rispetto verso il bene collettivo, hanno indotto la signora Bortone a raggiungere il comune, di sabato, dopo che da circa 15 giorni lavori, ininterrottamente, lavora sul tema “buoni spesa”.

La responsabile dell’Ufficio, da quando è iniziata questa emergenza, ha lavorato presso gli uffici in maniera instancabile, anche nei giorni delle festività pasquali, ricevendo il supporto solo degli esponenti della maggioranza.

Avere la copia di tale elenco il lunedì successivo anziché il sabato precedente cosa avrebbe cambiato?

E’ lecito pensare che, leggere gli atti il sabato anziché il lunedì successivo, non era l’espressione del sacrosanto diritto di un consigliere ma semplicemente una curiosità.

Inoltre, in che modo si può esercitare un controllo su un atto di gestione? Leggendo dei nomi da una lista?

Invece di chiedere gli atti nel pieno della distribuzione dei buoni, non era “auspicabile” che ciò avvenisse al termine? Tanto l’atto di gestione adottato dal Responsabile, cioè l’approvazione dei beneficiari, dalla lettura di un elenco di nomi, non poteva di certo cambiare.

Per essere più pratici, la semplice lettura delle liste dei beneficiari, senza leggere anche i documenti presentati dai cittadini a sostegno della domanda, non avrebbe consentito ai consiglieri comunali, sia di maggioranza sia di minoranza, di far rilevare eventuali “errori o omissioni” nella definizione dell’elenco dei soggetti che hanno avuto i buoni spesa!

Rispetto per i dipendenti comunali”: è quanto abbiamo letto nei giorni scorsi da parte del consigliere comunale di minoranza Ernesto Ferrante.

Come si coniuga questa affermazione di principio con l’atteggiamento del consigliere Bencivenga? Quale orientamento è prevalente?

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